Egregio Direttore,
in merito alla lettera di ORBILIUS dal titolo “Un Requiem per Mario Monti”, sulla cui “lucidità” di analisi non ho nulla da obiettare, mi permetto ricordare che se le cose si stanno mettendo male per l’Italia la colpa è da imputarsi principalmente alla situazione internazionale ed alla cattiveria e all’avidità dei mercati finanziari che si avventano famelici sugli Stati più deboli per … “spennarli”. E’ più facile infatti prendersela coi più deboli che con i più forti. Dal governo Monti non possiamo aspettarci miracoli! In poco tempo dovrebbe ribaltare una situazione ingessata e incancrenita da anni, e sappiamo contro quali e quanti interessi è costretto a lottare! Difficile se non impossibile farcela, a mio modesto giudizio. Proprio ieri il Presidente del Consiglio ha esternato una sua considerazione: che non raccoglie più il consenso dei “poteri forti”: non sarà forse perché osa tentare di ridurre certi privilegi consolidati da tempo? A quali “poteri forti” si riferisce non saprei, certo non solo alla Confindustria, ci sono anche le Banche, l’alta finanza italiana e internazionale, i partiti politici, i sindacati, le rendite da posizione, gli stipendi e le pensioni d’oro, gli evasori, le mafie ecc. Forse proprio perché cerca di intaccare i tanti privilegi di “quelli che contano” la loro fiducia gli viene a mancare. Se questo come credo è il motivo, c’è solo da sperare che questo Governo proceda sulla strada intrapresa senza quei tentennamenti mostrati finora. Ma ce la farà? Per questo nella situazione in cui oggi ci troviamo penso sia utile per tutti sostenere il Governo Monti, piuttosto che veder ritornare i “guastatori” di prima a sgovernarci ed a farci precipitare nel caos (lo vediamo ogni giorno di che risma son fatti! L’arroganza, l’improvvisazione, l’inconcludenza, il continuo rinvio dei problemi che stanno più a cuore degli Italiani: equità sociale, giustizia, lavoro e occupazione, legge anticorruzione, legge elettorale ecc., i problemi son tanti e loro non li hanno mai né saputo né voluto risolvere!). Considerata dunque l’insipienza, l’incapacità e l’avidità delle gestioni politiche precedenti con tutti i guai che ne sono derivati al Paese ritengo con PANGLOSS, il maestro di Candide di Voltaire (anche a pena di venir ridicolizzato come la filosofia di Leibniz) che il Governo attuale sia “il migliore dei governi possibili”, e per questo mi auguro che possa durare oltre la fine di questa legislatura, lasciando nell’angolo gli attuali politici in modo che possano fare al paese “il minor danno possibile”.
Questo per chiarire meglio il mio pensiero, in alternativa non vedo altre soluzioni che quella drastica, che forse Orbilius e altri auspicherebbero, della Rivoluzione.
Molto cordialmente
Giovanni Dotti