LA POLITICA ITALIANA COM’è ORA … E COME LA VORREMMO

SENATO : 315 Senatori (+ 5 a vita)
CAMERA : 630 Deputati
(in U.S.A. con popolazione 5 volte maggiore: 100 senatori e 435 Deputati)

LEGGE ELETTORALE “blindata” (risultato: Parlamento di nominati” e dipendenti dai Capi-partito)

“SALTO DELLA QUAGLIA” da un partito all’altro (Scilipotismo)

FINANZIAMENTO PUBBLICO dei PARTITI (già bocciato a stragrande maggioranza da un Referendum)

RIMBORSI ELETTORALI

CARRIERE POLITICHE A TEMPO
INDETERMINATO (praticamente “a vita”)

RETRIBUZIONI E PRIVILEGI dei POLITICI (oggi veramente eccessive ed ingiustificate)

NEPOTISMO e CLIENTELISMO
Sfacciati e dilaganti

GERONTOCRAZIA, IMMOBILISMO, SCLEROTIZZAZIONE, AUTOREFERENZIALITA’ ed ELEFANTIASI dei PARTITI ATTUALI

SPARTIZIONE DEL POTERE nelle mani dei Capipartito con ferreo controllo
Dei “subalterni” che dipendono in tutto dal volere dei “capi”

COME LA VORREMMO

100 Senatori
300 Deputati

Liste elettorali liberamente scelte dagli elettori con “votazioni primarie”. Vincolo di mandato per gli eletti a cariche istituzionali (o dimissioni)

NO al FINANZIAMENTO PUBBLICO dei PARTITI (a meno di indire un nuovo referendum popolare)

IDEM (al massimo rimborsi di entità da stabilirsi preventivamente ed erogabili solo dietro presentazione delle spese effettivamente sostenute)

LIMITE TEMPORALE per tutti gli eletti a DUE (massimo tre) MANDATI

RIDUZIONE delle RETRIBUZIONI (loro adeguamento alla media europea) e ABOLIZIONE dei vari “Privilegi”

MERITOCRAZIA (scelta trasparente delle persone in base alle competenze, alle capacità e alla produttività)

Più GIOVANI in Politica! PARTITI PIU’ SNELLI e CAPACI DI ADEGUARSI VELOCEMENTE alle esigenze di una società in rapido e continuo cambiamento

DISTRIBUZIONE delle CARICHE e degli INCARICHI in modo “democratico” tra gli “eletti” e i componenti della Società civile SECONDO CRITERI MERITOCRATICI

CONCENTRAZIONE delle CARICHE PUBBLICHE nelle mani di pochi “fedelissimi”

ASSOLUTA OPACITA’ E ASSENZA di PARTECIPAZIONE nel prendere decisioni anche importanti che coinvolgono milioni di Cittadini

MECCANISMI DI CONTROLLO DEMOCRATICO PRATICAMENTE INESISTENTI ( il Parlamento attualmente è succube dell’esecutivo che opera a proprio piacimento, a cui è praticamente demandato il potere legislativo ed ogni decisione politico-amministrativa importante, per cui il voto oggi equivale ad una “delega in bianco”)

ECCESSIVA PERSONALIZZAZIONE DELLA POLITICA, e “Culto della personalità” (in tutti i partiti)

PERMANENZA in POLITICA di personaggi “chiacchierati”, di dubbia moralità, spesso anche indagati o condannati per vari reati

IMMUNITA’ PARLAMENTARE

NORME BUROCRATICHE troppo RIGIDE e COMPLESSE ( che si applicano per lo più solo ai nemici e non agli “amici” )

COSA CI ASPETTIAMO DALLA POLITICA
(tanto per cominciare)

NO ai PLURINCARICHI e maggiore AUTONOMIA DECISIONALE dei nominati

MASSIMA TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE nei momenti decisionali mediante consultazioni (anche referendarie) degli elettori sui problemi più importanti per i Cittadini

INTRODUZIONE di SERI ed EFFICIENTI MECCANISMI di CONTROLLO DEMOCRATICO (di “democrazia diretta”) sull’operato degli “eletti” durante lo svolgimento del mandato con REFE-RENDUM POPOLARI PERIODICI di VERIFICA (ogni 18 – 24 mesi nel corso della Legislatura)

MAGGIORE GESTIONE DEMOCRATI-CA del potere all’interno dei partiti con selezione “meritocratica” dei Dirigenti (anche in base alle indicazioni degli iscritti e degli elettori)

ALLONTANAMENTO DEFINITIVO dalla POLITICA di tutti costoro (con l’introduzione di norme chiare e precise in tal senso)

Da limitarsi esclusivamente a fatti e azioni di stretta pertinenza politica

SNELLIMENTO e AMMODERNAMENTO della BUROCRAZIA con
NORME e REGOLAMENTI CHIARI, SEMPLICI e di FACILE INTERPRETAZIONE per tutti i Cittadini.

Maggiore ONESTA’, Maggiore TRASPARENZA, Maggiore EQUITA’, Migliore ridistribuzione dei redditi e della ricchezza, Meno tasse sul lavoro e più sui patrimoni, Migliori politiche sociali e della Scuola, Maggiore efficienza della Pubblica Amministrazione, Più incisiva lotta all’evasione fiscale e alle Mafie.

Giovanni Dotti e Martino Pirone