Si sono riuniti oggi per la prima volta a Milano i trentennni che hanno dato vita a ‘Noi per l’Italia’, movimento nato per iniziativa di diverse associazioni già presenti in tutta Italia. ‘Abbiamo deciso di fare qualcosa per la ripartenza dell’Italia – ha detto il portavoce Michele Pezzoni, milanese, 29 anni, un’occupazione nel settore finanziario, sposato e padre di due bimbi di 3 anni e 3 mesi – non vogliamo diventare un partito, ma ci sentiamo responsabili di fronte alla crisi nella quale versa il proprio Paese’. Il lancio del movimento al Teatro Manzoni, dove si sono ritrovati alcune centinaia di giovani. Presenti anche il professor Giulio Sapelli e i giornalisti Oscar Giannino e Filippo Facci che hanno dato il loro sostegno. Ma, secondo le intenzioni dei fondatori, la parola è stata lasciata soprattutto a persone che sono espressione della società civile. Ha parlato un imprenditore che ha sfidato la crisi, un insegnante precario di scuola superiore, un padre di famiglia con figli in affido, un ricercatore. ‘A noi interessa dare voce alla gente che vive, si incontra e costruisce – ha aggiunto Pezzoni -. Per questo desideriamo incontrare i tantissimi punti di vista positivi che esistono nelle nostre città e negli ambienti dove viviamo. Ci interessa conoscere e dare voce a quanti, nella crisi, non si arrendono e continuano a costruire e a fare e cosí via. Noi per l’Italia, ha spiegato il portavoce si autofinanzia con i soldi delle associazioni che l’hanno fondata: Nuova Generazione, I giovani del Buongoverno, Il Laboratorio delle Idee, The Right Nation, i Costruttori, Civitalia, Nuova Generazione Torino, Prima l’Italia e G89 Generazione Oltre.