Mario Monti è troppo cauto e cresce il rischio che i populisti euroscettici possano approfittarne per scalzarlo. Questa in sintesi l’analisi oggi sul britannico Times di Bill Emmott, che invita il Presidente del consiglio italiano a rompere gli indugi, ad "abbandonare la cautela", perché "restare in carica impotente non aiuterà né l’euro né l’Italia". Monti deve "sfidare i partiti che vogliono farlo cadere".
"Se questi (partiti) lo faranno cadere, come probabilmente accadrà, delle elezioni anticipate potrebbero dissipare la nebbia politica, spingendo dei potenziali esordienti ad opporsi a Messer Grillo e a Berlusconi per determinare il futuro dell’Italia". Questi "newcomers" potrebbero essere "il giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi, un ammiratore di Blair, o l’ex banchiere e membro del governo Monti, Corrado Passera".
L’alternativa è quella di "restare aggrappato", di "barcollare ai tempi supplementari" e poi di "perdere ai rigori", tanto per usare una metafora calcistica di assoluta attualità.
Dimenticata la Grecia, messa da parte la Spagna, "il futuro dell’euro verrà deciso dall’Italia, il paese che torna ad essere il punto cruciale dell’Europa e della interminabile crisi economica mondiale".