"Anche nel mese di giugno l`inflazione non accenna a rientrare da valori superiori al 3% sui quali si colloca stabilmente da ottobre del 2011". Lo dichiara Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, sottolineando che "ciò contribuisce a diminuire progressivamente il potere d`acquisto delle famiglie e quindi a rallentare ulteriormente la dinamica dei consumi".
I dati provvisori di giugno 2012 diffusi oggi dall`Istat segnalano un tasso d`inflazione pari al +3,3% rispetto a giugno 2011. La lieve accelerazione rispetto al +3,2% di maggio è principalmente dovuta alla crescita dei prodotti alimentari, originata dalle variazioni positive dei prezzi di frutta e verdura dopo mesi di cali continui.
"Anche in considerazione del previsto aumento dell`Iva da ottobre, che ancora auspichiamo possa essere evitato, sembra difficile ipotizzare un rientro significativo dell`inflazione nella seconda metà dell`anno – continua – Per le famiglie, il cui indice di fiducia è ai livelli minimi dal 1996, si preannunciano quindi ancora mesi da vivere con la preoccupazione dell`aumento dei prezzi. Diventa sempre più urgente varare le riforme necessarie per dare più concorrenza ai mercati e competitività alle imprese e recuperare tutte le risorse possibili per rimettere in moto il paese restituendo potere d`acquisto alle famiglie".