Cinque persone sono sono state arrestate stamani, e altre 4 denunciate a piede libero, nell’ambito dell’operazione "Loan Sharking", che vede la Guardia di finanza di Taormina, in provincia di Messina, impegnata contro l’usura e il riciclaggio di denaro di provenienza illecita.
Le indagini, scattate nel dicembre del 2010, hanno portato anche al sequestro di 7 appartamenti e 11 tra conti correnti e libretti postali. In manette sono finiti Filadelfo Maugeri, 40 anni, di Aci S. Antonio; la moglie Rosa Di Mauro, 34 anni, alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, di Massimo Losi, 40 anni di Taormina, di Antonio Foti, 54 anni, di Giardini Naxos e di Ugo Carmelo Oliveri, 54enne di Gaggi.
Le ordinanze sono state emesse dal Gip di Messina Daria Orlando. Tutti sono accusati di aver prestato denaro richiedendo interessi usurai dal 120 al 300% su base annua, con l’aggravante di aver agito in danno di imprenditori o di persone in stato di bisogno e in alcuni casi di aver richiesto a garanzia gli immobili delle vittime.
La donna è accusata invece di riciclaggio per aver cercato di occultare e fare perdere le tracce dei proventi dell’attività usuraia svolta dal marito, reinvestendoli in immobili e strumenti finanziari. Quattro gli immobili posti sotto sequestro, atteso che sussiste un’evidente sproporzione tra gli inesistenti redditi dichiarati da due degli arrestati, completamente sconosciuti al fisco, e risultanti non aver mai ufficialmente eseguito alcuna attività lavorativa, ed i beni immobili nella loro disponibilità.
Tre invece gli appartamenti sequestrati perché profitto dell’attività usuraia. Gli immobili erano intestati a prestanome.
Denunciate a piede libero per favoreggiamento personale anche 3 vittime di usura per aver aiutato i loro strozzini ad eludere le investigazioni dichiarando il falso agli investigatori delle Fiamme Gialle.