Il Gruppo Consiliare del PD alla Provincia Regionale di Messina, dopo aver manifestato nella giornata di ieri ferma opposizione nei confronti della decisione del Presidente Ricevuto di allargare a 15 il numero dei componenti della Giunta, interpretando l’operazione come un ennesimo tentativo di ricomporre una maggioranza che non è mai esistita, stamane ha trovato conferma nelle dichiarazioni del capo gruppo della Gioventù delle Libertà Pino Galluzzo che parlando a nome di altri sette consiglieri del PDL, tutti di area ex AN, ha dichiarato un presa di distanza nei confronti del Presidente Ricevuto rispetto alla nuova composizione della giunta dichiarando persino di non assicurare più la fiducia all’esecutivo di Palazzo dei Leoni.
E’ troppo facile per il PD sostenere che i fatti hanno confermato le affermazioni di ieri, tuttavia oggi c’è un fatto nuovo, 8 consiglieri del PDL tolgono la fiducia a Ricevuto e pertanto adesso ci si aspetta comportamenti concludenti da parte del Presidente della Provincia e degli assessori espressione dei consiglieri dissidenti.
Il gruppo del PD ha votato l’Odg che chiede la revoca della determina di nomina del nuovo esecutivo, poiché in violazione della norma che prevede un tetto massimo per i componenti della giunta nel numero di 9 (20% del numero dei consiglieri provinciali).
Nel corso del lungo dibattito Grioli è intervenuto sostenendo che: “con le dichiarazioni degli otto consiglieri si formalizza il fallimento della coalizione di centrodestra che ha eletto Ricevuto nel 2008. Vogliamo sapere, ha sostenuto l’esponente dell’opposizione, se i 5 assessori di area ex AN intenderanno dimettersi. Ricevuto deve presentarsi al Consiglio, dire se intende revocare la giunta a 15 componenti così come il consiglio gli ha chiesto nella giornata odierna e verificare se ancora esiste una maggioranza che lo sostiene. Se così non fosse la strada delle elezioni anticipate non può essere evitata in alcun modo.
Gullo ha manifestato ferma condanna nei confronti di un’amministrazione che ha dato prova di inconcludenza, ed il ruolo dell’UDC, viene rimarcato dal consigliere, dimostra la salda solidarietà con un coalizione che in questi anni non è riuscita a dare prova di essere all’altezza di governare e compiere azioni politiche serie e credibili, preferendo la strada degli annunci e dei proclami.