Egregio Direttore,
chi non sa che pesce pigliare, chi non è in grado di dare una risposta esauriente, chi è a corto di argomenti, chi sa di non essere abbastanza preparato, oppure chi non “osa” assumersi una qualche responsabilità, o semplicemente chi se ne frega o peggio sa di essere nel torto e di non avere alcun valido argomento per controbattere TACE e RESTA IN SILENZIO. Così fanno alcuni politici e amministratori locali che, in attesa degli “input” che provengono loro dall’alto (da cui dipendono le loro carriere) tergiversano e dicono e scrivono cose poco chiare e incomprensibili per un comune cittadino. Evidentemente si ispirano ad un libello “L’ARTE DI TACERE” scritto circa 250 anni fa (1771) da un abate francese, tale Dinouart, che magistralmente tracciò le regole del “POLITICHESE”.
A questo penso quando non trovo alcun riscontro alle critiche e alle proposte che talora muovo ad alcune forze politiche o ad Associazioni, che “indifferenti” semplicemente fanno finta di non averle lette e di ignorarle, e che nulla rispondono ad osservazioni e contestazioni più che motivate, lecite e fondate. Questo è cinismo, prevaricazione, orgoglio e presunzione. Così si uccide la democrazia, si stronca ogni sana voglia partecipativa e si consolidano solo certe posizioni di potere che immeritatamente alcune persone (di discutibile valore) si sono autoattribuite a svantaggio di tutta la comunità.
Grazie Signor Direttore se vorrà pubblicare questa lettera
Giovanni Dotti