ELEZIONI SICILIA: IL VECCHIO SI VESTE DI NUOVO

"Non voglio essere un prodotto preconfezionato, voglio essere me stesso e quindi dirvi chi sono. Sono il candidato di tutti i siciliani indignati”. “L’inizio di questa avventura è stata la rete, una candidatura nata su Facebook”. Con queste parole si presentava a Messina come candidato a Governatore della Sicilia Rosario Crocetta, europarlamentare del Pd oggi sostenuto anche dall’Udc e gradito a Fli. Duro il commento di Antonio Bertuccelli, segretario Provinciale del Pdci-Fds di Messina e componente il coordinamento regionale: “Voleva darsi aria di nuovo il buon Rosario facendo cliccare sul suo profilo un semplice “mi piace” e così affermare candidamente di essere il candidato del popolo del web. Voleva sembrare la modernità dei tempi per accattivarsi simpatie e sostegno per una investitura fuori dai partiti. Adesso il Re è nudo e non è un bello spettacolo. La verità – insiste Bertuccelli – è che Crocetta è il frutto di accordi di partiti e di uomini che da sempre hanno governato malamente la Sicilia. Ne danno prova i suoi incontri con i massimi vertici regionali di quei partiti politici i cui esponenti hanno fatto e continuano a fare il bello e il cattivo tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ci domandiamo di quali intese sia garante. Altro che nuovo, altro che segnali di democrazia! Spacciano per nuovo il vecchiume e usano metodi e sotterfugi da prima repubblica. Prendiamo atto dell’inciucio tra il Pd, l’Udc, Fli e l’Mpa e non ci prestiamo a essere utili idioti per i loro giochi di potere sulle spalle dei siciliani. A Crocetta diciamo: No Grazie. Abbiamo già dato!”