Sicurezza: altri tagli? Cancellieri, ora non possiamo cedere su nulla

‘Non dovremo più tagliare, ma ora dovremo cercare di ridurre il danno in modo da poter comunque garantire i livelli di sicurezza’. Lo ha detto ieri Anna Maria Cancellieri, ministro degli Interni, intervenendo nella trasmissione ‘Prima di tutto’ di Radio 1. Parlando della spending review nel settore sicurezza ha poi spiegato: ‘E’ un’operazione complessa perchè i tagli vanno fatti ma devono essere mirati e intelligenti, non a spanne o lineari. Dobbiamo garantire i livelli di sicurezza per i cittadini, siamo all’opera anche per risolvere il problema del turnover perchè abbiamo bisogno di forze nuove che stiano sul territorio. Ce la metteremo tutta, non possiamo cedere su nulla per quanto riguarda la sicurezza’. Il ministro degli Interni, com’è consuetudine a Ferragosto, ha assicurato la presenza del governo a Roma e ha tenuto una conferenza stampa, dopo aver partecipato alla trasmissione di Radio1. L’attività dell’esecutivo riprenderà invece ufficialmente con il Consiglio dei ministri del 24 agosto. Il premier Mario Monti rientra dalla breve pausa estiva con la partecipazione al Meeting di Comunione e liberazione nella giornata inaugurale di domenica prossima a Rimini. Sarà l’occasione per parlare degli impegni del governo di fine legislatura. Cancellieri è intervenuta pure sul caso Ilva a Taranto: ‘Se l’azienda dovesse chiudere gli impianti a caldo, avremo dei problemi drammatici per tutta l’economia del paese. E’ un lusso che non possiamo permetterci perchè Ilva non è soltanto Taranto e migliaia di dipendenti, ma anche Genova e Novi Ligure. Ho fiducia nell’impegno dei ministri Passera e Clini, della magistratura e di quanti hanno a cuore l’Ilva, affinchè si possano garantire sicurezza e salute ai cittadini e il lavoro ai dipendenti’. Il ministro ha espresso la convinzione che sia necessario trovare un punto di equilibrio tra interessi differenti: ‘Sono sicura che il forte impegno di governo, società civile e magistratura consenta di arrivare a una soluzione’. Cancellieri ha annunciato inoltre la razionalizzazione delle scorte di primo e secondo livello, precisando che i tagli verranno fatti con ‘molta attenzione in quanto questo paese piange ancora morti che non sono stati adeguatamente protetti’. Si agirà di conseguenza ‘senza furori ideologici con l’obiettivo di tagliare dove si annidano gli sprechi’. Sono stati intanto forniti i dati sui beni sequestrati alla mafia nell’ ultimo anno. Quest’ultimi hanno un valore di oltre 4 miliardi di euro mentre sono 2.000 i mafiosi arrestati, tra i quali 18 latitanti di massima pericolosità. Le operazioni di polizia giudiziaria sono state 169 mentre i Comuni sciolti per mafia sono 22. Quanto alle confische e ai sequestri, in un anno lo Stato ha sequestrato 12.139 beni, di cui 723 aziende, per un valore di 4 miliardi e 124 milioni; 3.218 sono invece i beni confiscati definitivamente alla criminalità organizzata, tra i quali 213 aziende, per un valore complessivo di un miliardo e 567 milioni. La maggior parte del numero dei beni sequestrati e confiscati si trova in Sicilia (5.103, per un valore di 1,6 miliardi), seguita da Campania (3.225 per 1,4 miliardi) e Calabria (2.260 per 0,5 miliardi). La prima regione del nord nella quale risultano infiltrazioni mafiose risulta la Lombardia, dove sono stati sequestrati o confiscati 636 beni per un valore complessivo di un centinaio di milioni. Diffusi anche i dati sulle carceri: i detenuti sono 65.758, 706 in meno rispetto al Ferragosto dell’anno scorso. Il numero è stato comunicato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nel corso dei collegamenti che il ministro Cancellieri ha avuto nella giornata di ieri con le sale operative delle diverse forze dell’ordine. Degli oltre 65mila detenuti, quelli in regime di 41 bis (isolamento completo) sono 685. Tra questi, 40 si trovano reclusi in aree riservate. Il ministro ha fatto un breve bilancio della sua esperienza al Viminale: ‘L’emozione più forte del mio mandato l’ho provata a Brindisi, al funerale di Melissa Bassi dopo l’attentato alla scuola Morvillo Falcone’. Infine, il ministro ha parlato dell’impegno nelle zone terremotate in Emilia: ‘Daremo vita a un gruppo di lavoro interforze di altissima specializzazione tecnica che vigilerà sugli appalti per la ricostruzione in modo da garantire che ogni denaro speso per la ricostruzione sia fatto nel massimo della legalità e senza infiltrazioni della criminalità organizzata’.