Succede ogni estate, ma quest’anno, complice il caldo che da metà giugno non cala, gli anziani ricoverati al pronto soccorso sono aumentati. Le cause sono principalmente disidratazione e riacutizzazione di malattie croniche. La conferma arriva dai vari reparti di medicina di emergenza e urgenza di nord, centro e sud Italia. Non abbiamo ancora dati definitivi – spiega Massimo De Simone, direttore dell’unità di emergenza e urgenza dell’ospedale S. Eugenio di Roma – ma la sensazione è che non siano tanto aumentati gli accessi in generale al pronto soccorso, che sono più o meno gli stessi, quanto il numero di anziani che hanno scompensi a causa della disidratazione o il riacutizzarsi di malattie croniche, e anche i loro decessi. Più ricoveri di anziani, nonchè di bambini, a causa dell’ondata di calore, si sono avuti anche in Calabria.
‘Nell’area di Vibo Valentia – aggiunge Vincenzo Natale, presidente della Simeu (Società italiana medicina emergenza urgenza) Calabria – ci sono stati meno turisti rispetto agli scorsi, ma al pronto soccorso abbiamo ricevuto più anziani, in particolare over80enni, e bambini, per il caldo’. In Emilia Romagna, ci sono stati più anziani del solito in pronto soccorso ‘anche se non vi è stata un’esplosione, come si temeva – aggiunge Anna Maria Ferrari, del pronto soccorso dell’ospedale di S. Maria Nuova di Reggio Emilia – I problemi principali sono stati disidratazione, confusione, infezioni da polmonite, e nei bambini febbri e gastroenteriti’.