"Matteo Messina Denaro è sicuramente protetto da qualcuno a buon livello. Su queste coperture ci sono indagini in corso, ma purtroppo altro non posso rivelarle". Con queste parole il magistrato Teresa Principato, pm impegnata in prima linea nelle indagini sul boss di Castelvetrano, annuncia in anteprima a KlausCondicio le ultime importantissime novità sullo stato d`avanzamento delle operazioni antimafia. "Matteo Messina Denaro è protetto a buon livello, su questo non ci sono dubbi. Certo che è protetto" ha aggiunto nell’intervista e "ora si sta indagando su queste protezioni".
Dal pm arriva poi un duro atto d`accusa contro i vertici della Procura di Palermo che, privilegiando un`altra indagine, hanno compromesso anni di investigazioni su Messina Denaro. Teresa Principato non usa mezzi termini nell’intervista a Klaus Davi in onda su Youtube al link http://www.youtube.com/klauscondicio.
"L`indagine è stata compromessa dalla dirigenza della procura e non dal ROS (Raggruppamento Operativo Speciale dell`Arma, ndr).
Detto questo, io non voglio mettere in discussione le decisioni del Procuratore (Messineo, ndr), sono sue".
"Ci tengo a precisare che invece non è stato il ROS a comprometterla. Mi ha molto amareggiato la scelta della dirigenza della Procura di Palermo di stoppare le indagini. E credo che avrebbe amareggiato tutti, non solo me, vedere andare in fumo un lavoro durato due anni e mezzo, con la quotidiana fatica di 70 uomini che hanno veramente fatto l`impossibile. Si poteva fare tranquillamente un`altra scelta".
Il magistrato l`ultimo blitz voluto dalla Procura di Palermo, che ha portato alla cattura di alcuni affiliati dei clan agrigentini bruciando però alcune tracce che portavano al superlatitante Matteo Messina Denaro. "La dirigenza ha preferito privilegiare un`indagine a carico di estorsori e di capi, alcuni dei quali poi, peraltro, sono stati prosciolti".
"La dirigenza ha fatto la scelta di mettere in galera il personaggio principale con cui Messina Denaro aveva già consolidato dei rapporti, – ha agginto il magistrato – ritenendo che non ci fosse più motivo di tenere in piedi tutta una serie di intercettazioni che evidentemente giravano attorno a questa situazione".
"Considerato questo atteggiamento, e considerato che non ci sono altre richieste in ordine a nuove attività, non credo che il Ros abbia intenzione di continuare con `l`elemento cattura`, nonostante le buone intenzioni proclamate sui giornali. Tra l`altro – ha continuato il pm – mi è stato comunicato che da settembre in poi il primo reparto del ROS, quello che si occupava della cattura, a scaglioni si allontanerà, mentre rimarrà la sezione anti-crimine, quella che c`è sempre stata".
Alla domanda se Messina Denaro ha rapporti con la plitica, il pm ha risposto: "Non lo so, è possibile. E se lo sapessi comunque non lo direi".