"Io sono un uomo di sinistra che ha sempre dialogato con tutti. E in questi anni la mia esperienza mi ha insegnato che si è forti e si cresce quando si sanno accettare gli altri, quando si discute con tutti. Io, da sindaco, l’ho fatto: ho sempre dialogato con i democratici, i cattolici, e con tutta la sinistra. Spesso con tanti di voi". Così Rosario Crocetta, candidato alla Regione siciliana, si rivolge in una ‘lettera aperta’ ai dirigenti e ai militanti di Idv e Sel, all’indomani dell’indicazione di Claudio Fava come competitore nella corsa per palazzo d’Orleans.
"La scelta di Idv e Sel – annota Crocetta – presta il fianco e ridà fiato ai responsabili dello sfascio della Sicilia e li mette in condizione di giocarsi ancora una partita. Una prospettiva irragionevole per chi, com me, ha sempre creduto nell’unità senza settarismi. Oggi la ‘vera sfida’ sta nel discutere con tutti, con le forze democratiche e i cattolici, i socialisti, l’Api e i movimenti, e non certo chiudersi nell’isolamento che non aiuta il cambiamento e quella rivoluzione della dignità che perseguo con tutte le mie forze", ha aggiunto.
"Mi si accusa per gli accordi politici che contribuiscono alla mia candidatura. Questa, lo ricordo, viene dal basso e dalla mobilitazione di tanti cittadini. Ebbene, mi si dice: ‘Con quelli no’. E io rispondo: ‘Finora ho sentito solo pregiudizi ideologici verso ‘gli altri’, senza porsi il problema se ‘gli altri’ sono gli stessi di una volta. Io credo che valutare le persone sulla base delle loro appartenenze non abbia alcun senso, perché ogni persona ha una sua storia e una sua identità. Quando loro accolgono esponenti che stavano in altri partiti, nessuno oppone il ‘peccato originale’ dell’appartenenza; quando noi stringiamo un patto civico con l’Udc per il risanamento, il lavoro e la legalità hanno da ridire. E ancora: quando ci ritroviamo su una norma bocciata dall’Ars che prevede l’incandidabilità degli indagati per mafia e corruzione, vediamo ergersi steccati incomprensibili e anacronistici".
"Le divisioni che si sono avute alle elezioni comunali di Palermo – prosegue Crocetta – non possono incidere per sempre nel dialogo di centro sinistra. Io, che mi sono congratulato sinceramente con Leoluca Orlando per la sua vittoria alle Comunali, sono rimasto molto colpito dalla sua decisione di combatte una battaglia identitaria".
"Da candidato a presidente della regione lavorerò per risolvere i drammatici problemi finanziari ed economici di Palermo e lo farò comunque da Presidente perché io sono una persona leale, che rispetta le istituzioni e soprattutto vuole il bene dei cittadini. mi batterò perché tutte le città siciliane abbiano il loro diritto ad essere vivibili città di lavoro’ di confronto. E in nome della bellezza della nostra terra supero attacchi personali, offese gratuite e gravissime perché sono una persona che non sa odiare, non ha rancori e lavora esclusivamente per l’interesse pubblico"", ha rilevato Crocetta.
"A Orlando e Di Pietro, a Fava e a Vendola ripropongo l’unita, per un progetto vincente e di radicale cambiamento: in poche parole, la rivoluzione della dignità. Per questo mi auguro di non sentire ancora solo no, pronunciati in nome di identità ideologiche. Il mio progetto di Governo è l’unico in grado di spezzare un sistema di potere prepotente e arretrato, che ha impedito e impedisce la piena libertà dei siciliani. Negarlo è già una sconfitta, per chi lo fa e per la Sicilia", ha concluso.