NUOVE NORME per la SANITà PUBBLICA

Egregio Direttore,
ben vengano nuove norme per la Sanità, così com’è ora è un guazzabuglio, il Cittadino è disorientato e spesso non sa a chi rivolgersi per prestazioni che dovrebbero essere celeri e tempestive. I Pronto-Soccorso degli Ospedali sono intasati da pazienti che vi ricorrono per prestazioni improprie, che dovrebbero essere erogate dai propri medici di famiglia. E le liste d’attesa per prestazioni specialistiche sono interminabili e scoraggianti, per cui il cittadino spesso ricorre alla Sanità privata (privata o convenzionata). Il panorama nel complesso è desolante, il caos regna sovrano. Qui in Lombardia ancora ce la caviamo, anche se con una organizzazione migliore si potrebbe fare meglio, ammettiamolo. Chi scrive è stato Medico Ospedaliero e Pediatra prima ambulatoriale e poi di base, quindi conosce abbastanza questi problemi. E ritiene che il MEDICO di FAMIGLIA e il PEDIATRA di BASE costituiscano il cardine portante della struttura sanitaria sul territorio, in quanto vicini alla gente ed in grado di dare risposte immediate alle necessità dei loro assistiti. Perciò credo che la nuova normativa deliberata ieri nel Consiglio dei Ministri sia buona, in quanto va appunto in questa direzione. Bisognerà metterne a punto i dettagli operativi: per questo auguro “buon lavoro” a tutti. E non va interpretata come “punitiva” nei confronti dei Medici, che se riuniti in “consorzi” potranno lavorare a turno, mantenendo ampi spazi temporali liberi ma garantendo contemporaneamente l’assistenza agli assistiti in tutto l’arco delle 24 ore. Ne guadagnerà anche la loro reputazione e la considerazione da parte della società. Ricordo i vecchi tempi, prima della cosiddetta “riforma sanitaria”, quando il Medico era stimato e riverito perché – anche se meno “istruito” e aggiornato di oggi (anche perché ne mancavano i mezzi) – era sempre disponibile (24 ore su 24) per i suoi assistiti, sia di giorno che di notte (ricordo quante levatacce notturne feci in passato per clienti miei e di altri colleghi!). E’ pur vero che alcuni “sgarravano” e si rendevano irreperibili, ma c’era sempre il Collega pronto ad intervenire in loro vece. Poi le cose si sono vieppiù ingarbugliate, le normative sono diventate sempre più precise ma coercitive e “limitative”, la professione medica è diventata non dissimile da tante altre, troppo “tecnicistica” e troppo “burocratizzata”. E addio alla professione medica interpretata come “missione”! Perciò ritornare un poco all’antica non fa male, nell’interesse degli assistiti ma anche dei Medici, che dovrebbero accettare di buon grado questa “rivoluzione” e mettersi tutti d’accordo per svolgere meglio il proprio lavoro.
Per quanto riguarda la conduzione amministrativa degli OSPEDALI il Consiglio dei Ministri ha invece praticamente confermato l’istituto dei DIRETTORI GENERALI (D.G.) e la loro nomina da parte delle Regioni, sia pur con delle imposizioni migliorative nelle designazioni (comunque sempre nomine “politiche”, deliberate dalle maggioranze che detengono in quel momento il potere). Personalmente rimpiango i vecchi CONSIGLI di AMMINISTRAZIONE, perché formati da persone del luogo, quindi più vicine alla gente, che (se pur esse legate ai partiti, ed anche se personalmente ne ho tratto solo svantaggi) interpretavano meglio – a mio avviso – le esigenze sia dei Cittadini che degli Operatori sanitari. A questo proposito già scrissi un “commento” su un Blog di un Consigliere Regionale. Credete che mi abbia risposto? Eppure era l’unico commento nel suo Blog su questo tema. Mi chiedo allora a cosa servano i Blog: solo per esibire la propria saccenza? Il loro compito non dovrebbe essere quello di avvicinare i Cittadini ai politici (che ”dicono” di rappresentarli) e ascoltare le loro voci, come appunto fanno altri Politici seri che intelligentemente si servono di detti strumenti per dialogare con gli elettori e così conoscere il loro pensiero e rispondere alle loro domande? Se non vogliono rispondere, se non gradiscono cimentarsi in un dibattito costruttivo ma vogliono continuare a fare di testa propria o secondo gli “ordini di scuderia”, se vogliono sentire solo le voci consonanti ed ignorare quelle discordanti continuino pure così, ma allora chiudano i loro Blog e non prendano in giro i Cittadini. Che certo non li premieranno col voto.

Giovanni Dotti