Permangono le difficoltà sul mercato immobiliare in Italia dove le compravendite residenziali diminuiscono de 31,2% nel quinquennio 2007-2011 e del 19,6% nel I trimestre 2012 su base annua, a fronte di una flessione dei prezzi delle abitazioni sensibilmente piu’ contenuta.
La tenuta dei prezzi degli immobili in questa fase, rappresenta inoltre un aspetto nuovo; nelle fasi precedenti, dopo il raggiungimento dei picchi (1975, 1981, 1992), si era registrato un marcato aggiustamento dal lato dei prezzi, un fenomeno che in questi ultimi anni non si è avuto. E’ quanto sottolinea l’Ance. La ricchezza delle famiglie – rileva ancora l’Ance – è costituita per oltre due terzi da attività reali, e di queste l’80% è la quota di abitazioni. In questo modo, la stabilità delle quotazioni immobiliari permette alle famiglie di mantenerne intatto il valore, svolgendo, anche, una funzione di sostegno ai consumi.
Per questo motivo, la tenuta dei prezzi delle abitazioni puo’ risultare un fattore stabilizzante del ciclo economico, in quanto, secondo la Bce, ‘brusche oscillazioni nel settore immobiliare possono agire attraverso il canale dei consumi e della stabilita’ finanziaria’. Secondo l’Ance inoltre, qualsiasi previsione sull’andamento dei prezzi delle abitazioni deve necessariamente tenere conto della struttura del mercato delle compravendite e degli effetti che tale riduzione puo’ recare sistema economico generale.