SICILIA: GERMANà (PDL) GIù LE MANI DAI LABORATORI D’ANALISI

“Apprendo sbigottito dell’emanazione da parte dell’Ass. Russo di un decreto che non solo è inopportuno, considerando che è stato emanato in un momento in cui la Regione Siciliana è alla deriva, ma è anche del tutto contrario agli interessi dei titolari di laboratori di analisi che si troveranno di fronte alla dolorosissima decisione di chiudere battenti, poiché naturalmente impossibilitati a raggiungere la quota delle 100.000 prestazioni prima, e delle 200.000 a distanza di un anno. Addurre quale giustificazione l’obbligo di adempiere e conformarsi ad una norma nazionale, dimostra che ancora una volta nessuno si è imposto e battuto per tutelare le specificità del territorio siciliano ma sono stati perseguiti solo gli interessi delle grandi corporazioni che inevitabilmente portano al sacrificio delle piccole realtà. Il decreto dell’Ass.Russo ferisce a morte le attività di ridotte dimensioni, e in particolare della provincia di Messina, dove sono presenti numerosissime strutture che offrono servizi ad un ampio bacino di utenti che adesso invece saranno costretti a spostamenti e costi aggiuntivi. Da parlamentare nazionale ho intessuto contatti costanti con il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, opponendo forti rimostranze e facendomi portatore delle istanze provenienti dal mio territorio, ma adesso il terreno della partita per i laboratori di analisi è in Sicilia e la soluzione non può sicuramente essere quella di procrastinare l’obbligo di accorpamento, demandandolo al 2015, ma occorre lottare con vigore in tutte le sedi competenti al fine di garantire sia i fruitori che gli esercenti ai quali manifesto tutto il mio impegno a difesa della categoria.” Lo rende noto il deputato del Pdl Nino Germanà, candidato alle elezioni del prossimo 28 ottobre per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana.