ARTISTI DI STRADA. CONSIGLIO APPROVA LE NUOVE REGOLE

Giocolieri, mimi, equilibristi, fachiri e statue viventi. Ritrattisti, scultori di palloncini, truccatori di bambini e cartomanti. I primi rientrano nella categoria “espressioni artistiche di strada”, con la possibilità di raccogliere libere offerte, senza più dover pagare la tassa di occupazione. I secondi raggruppati nei “mestieri artistici di strada”, per i quali è previsto un contributo specifico dal pubblico, con la conferma del pagamento della tassa. Tutti con un posto assegnato (almeno 2 mq), prenotato presso uno sportello unico o con un clic su un portale dedicato. La risposta con l’autorizzazione (un codice alfanumerico) sarà contestuale alla richiesta di prenotazione, eliminando i giorni di attesa previsti dalla vecchia procedura. Il portale sarà accessibile anche ai cittadini, che potranno così sapere dove e quando vedere le esibizioni degli artisti. Sono queste le principali novità del Regolamento “per la disciplina delle arti di strada, approvato ieri in Consiglio comunale (con 27 voti favorevoli e due contrari).

Più ordine e semplicità nelle procedure dunque, ma anche più spazi a disposizione degli artisti perché, insieme a nuove regole, è prevista anche la mappatura degli spazi con l’individuazione di nuove postazioni, anche fuori dal centro storico, su proposta dei Consigli di Zona. Con il vecchio Regolamento i posti disponibili erano una ventina, di cui solo cinque per la musica e non per gruppi che invece, con le nuove regole, potranno suonare.

Sui nuovi posti sarà prevista la turnazione per incentivare la diffusione delle esibizioni degli artisti in più e in diversi punti della città. La disciplina dispone che l’esercizio delle arti di strada potrà essere effettuato tutti i giorni della settimana dalle 9 del mattino sino a mezzanotte, con un meccanismo di avvicendamento legato alla specifica attività: per le “espressioni artistiche di strada” (giocolieri, mimi, equilibristi…) nello stesso posto non più di tre ore, fino a un massimo di quattro giorni e non più di quattro volte in un mese; per i “mestieri artistici di strada” nello stesso posto per un massimo di tre mesi, rinnovabili, non più di due volte in un anno. Saranno inoltre messe disposizione delle aree di “espressione artistica di strada estemporanea”, non prive di regole, ma accessibili senza alcuna procedura burocratica.

Le assegnazioni degli spazi terranno conto del luogo (aree di libero esercizio o riservate alla sola musica acustica, aree periferiche di interesse pubblico, aree per i mestieri artistici o per l’attività espressiva…) e degli orari, adattando l’attività degli artisti alla presenza di edifici residenziali o esercizi commerciali.
Sarà infine istituito un tavolo cui parteciperanno Comune, Consigli di Zona e rappresentanti degli artisti di strada per monitorare gli effetti del nuovo Regolamento.

La delibera approvata in Consiglio è frutto dell’iniziativa dei consiglieri e Filippo Barberis e Luca Gibillini.

“Voglio ringraziare il lavoro del Consiglio comunale e in primo luogo dei consiglieri Gibillini e Barberis – afferma l’assessora allo Sport e Tempo libero, Chiara Bisconti, i cui uffici gestiranno il Regolamento – un lavoro importante e approfondito che porta a un risultato importante per questa città, dove troppo spesso gli artisti di strada sono stati vissuti come un problema di ordine pubblico. Così non è. Sono una grande risorsa per Milano ed è dovere dell’Amministrazione favorire queste forme di espressione. Penso che questo nuovo Regolamento possa dare i suoi frutti in tempi brevissimi, sarà un arricchimento dell’offerta per il tempo libero dei milanesi, già in vista delle prossime iniziative cittadine”.

“Con questo nuovo regolamento – spiega Barberis – abbiamo voluto riconoscere il valore delle attività artistiche di strada e della funzione di coesione sociale dell’arte. La presenza degli artisti nelle strade, oltre che contribuire a diffondere la cultura, concorrerà alla riqualificazione dello spazio urbanistico a loro assegnato rivitalizzando vecchie e nuove aree della città rendendole più attrattive anche per i turisti”.

“La storia della cultura nasce in strada. Aprire le strade agli artisti – sottolinea Gibillini – significa avvicinare la cultura ai cittadini. Con queste nuove regole l’Amministrazione comunale va verso la direzione di una Milano città aperta, più attrattiva, più ricca di cultura, più viva ed europea”.