"Con la vicenda Lazio pare si sia toccato il fondo, ma non ne sono così sicuro perché probabilmente e prassi più estesa sia ad altri partiti sia ad altre regioni. Non ci è consentito più di convivere con persone squallide, approfittatori, peracottari". E’ quanto ha dichiarato in una nota il deputato del Pdl, Guido Crosetto.
"Intanto, al di là di considerazioni di dignità, questa vicenda – ha aggiunto – porta a riflettere meglio sulle preferenze perché capisco che ci sono zone del paese nei quali rischiano di premiare solo i malfattori. Secondo, e so che questo mi porterà l’odio di molti, c’è anche un problema di tradizioni e degenerazione collegati a a prassi e comportamenti che in Roma trovano uno degli esempi peggiori, come dimostrano i fatti accaduti sia a consiglieri comunali che regionali. Non riguarda solo il Pdl, riguarda tutto l’arco costituzionale. Ma io milito nel pdl. E pretendo che questi metodi, questa concezione della politica, siano estirpati. O me, e tanti altri con me, o loro e le loro logiche perverse".
"Ma non penso solo a Fiorito o al consiglio del Lazio. Questa – ha concluso Crosetto – è l’occasione di prendere posizione su molti, in tutta italia e in ogni ruolo. Perché questa mentalità degenerata sta un po’ ovunque. Da quando sono stato eletto alla Camera ho visto diminuire il mio patrimonio anno per anno, e posso dimostrarlo. Vorrei sapere chi invece l’ha aumentato e come".