‘Grande soddisfazione’ per l’approvazione, presso la Commissione Attività produttive della Camera, del ddl che recepisce la Direttiva Ue contro i ritardi dei pagamenti viene espressa da Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre. ‘E’ un atto di civiltà giuridica – commenta – che ci avvicina all’Europa’. Per Bortolussi, quella dei ritardi dei pagamenti è un’anomalia ‘che non ha eguali in tutta Europa, visto che i tempi medi con cui la Pubblica Amministrazione italiana paga i suoi fornitori e’ mediamente pari a 180 giorni, contro i 65 giorni richiesti in Francia, i 43 giorni che devono attendere le imprese del Regno Unito e i 36 giorni necessari in Germania’. Le cose, ricordano gli Artigiani di Mestre, non vanno molto meglio nemmeno nei rapporti tra imprese private. In Italia, i committenti pagano mediamente dopo 96 giorni: niente a che vedere con i 57 giorni necessari in Francia, i 44 nel Regno Unito e i 35 in Germania. Nel 2011, quasi un fallimento su tre, stima la Cgia, e’ stato causato dai ritardi nei pagamenti. A fronte di 11.615 imprenditori italiani che hanno portato i libri contabili in Tribunale, circa 3.600 (pari al 31% del totale) lo hanno fatto a causa dell’impossibilita’ di incassare in tempi ragionevoli le proprie spettanze. Una situazione, purtroppo, drammatica: dall’inizio della crisi in Italia i ritardi dei pagamenti sono responsabili di almeno 11.000 chiusure aziendali.