‘Berlusconi ha i suoi interessi strettamente personali e poi ha fondato un partito. Il problema dunque è doppio. A guardare quello che accade ci sarebbe una sola cosa da fare: andarsene per non avere nulla a che fare con tutto ciò che accade’. Lo afferma in un’intervista al Mattino l’ex ministro Giuliano Urbani, tra i fondatori di Forza Italia, secondo il quale il Pdl è vittima di ‘una trasformazione genetica: Berlusconi ha chiamato a raccolta la società civile, mano a mano sono arrivati i politici di mestiere e ora è il tempo degli approfittatori di professione’.
‘Il problema non riguarda solo il Pdl, basta guardare quello che dice Renzi sul Pd, le cose che scrive Grillo: in questo Paese si pone un problema complessivo di personale politico’, dice Urbani. ‘Non conosco una sola persona, sensata e di trent’anni, che avendo da vincere le proprie scommesse personali decida di dedicarsi alla politica’.
Per Urbani, ‘il Paese mai come in questo momento avrebbe bisogno di custodi degli interessi pubblici e di chi rimetta a posto le cose rispetto a quanto chiede l’Ue. Monti ha compiuto miracoli, ma l’azione del governo – sostiene – ha mostrato i propri limiti non potendo contare su un Parlamento all’altezza delle sfide e soprattutto su un personale politico adeguato a livello locale’.
‘Una gran parte del debito pubblico viene sviluppato in periferia, lo si accumula nei consigli regionali del Lazio, come della Lombardia o della Campania. Ci vorrebbe un’altra Forza Italia – conclude Urbani – ma con persone del tutto diverse, a cominciare da me e dallo stesso Berlusconi’.