Tutti noi, gente semplice vicini al nostro Presidente della Repubblica contro la mafia

PER CONTRASTARE IL TERRORISMO IL GENERALE DALLA CHIESA CREO’ UNA RISTRETTA UNITA’ DI UOMINI PER MEGLIO COMBATTERE L’EVERSIONE. LA SEZIONE ANTICRIMINE VENNE FONDATA NEL MAGGIO DEL 1974. OGGI QUEI REPARTI VIVONO NEL ROS (RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE) CREATO DAL GENERALE MORI E DAL CAPITANO ULTIMO.

Ultimo: un ricordo del Generale che abbiamo avuto la fortuna di conoscere. È venuto una volta al, prima di diventare Prefetto prima di raggiungere Palermo venne a fare visita anzi organizzò un pranzo agli allievi dell’accademia di Modena che sarebbero diventati i futuri ufficiali dell’Arma. E tra questi c’ero anche io quindi posso dire che è una testimonianza. È questo Generale famosissimo importantissimo, temutissimo scelse di salutare l’Arma offrendo un pranzo ai giovani che sarebbero diventati gli ufficiali di domani. Fu un pranzo semplice poco più dei nostri arrosticini, però in questo caso non fece grandi proclami non fece grande filosofia non raccontò non parlò con parole difficili come è di moda. Disse poche cose e tra queste cose disse a noi giovani ufficiali che dovevamo volere bene a nostri Comandanti di stazione che qua vedete, e questo lo ha detto a noi e io lo dico a voi, alla gente e lo dico ai Carabinieri perché dobbiamo capire che l’unica legge è il rispetto la solidarietà e l’amore che ci lega nelle cose semplici. Questo lo dobbiamo portare avanti per questo usando sempre le stesse parole del Generale in questi tempi diciamo che quello che facciamo con questi ragazzi con quelli che vengono detti soggetti deboli che poi siamo tutti noi soggetti deboli, quello che facciamo ogni giorno cercando di poter sopravvivere facendo, dando l’esempio e un’altra parola importante oltre a dire di voler bene ai Comandanti di stazione disse che il comando non è essere manager, non è ottimizzare il teatro delle risorse come dicono oggi gli uomini moderni. Il comando è dare l’esempio al di fuori dell’esempio è solo sopraffazione, e questo lo disse il Generale, e noi non ce lo dobbiamo dimenticare e se per caso io me lo dovessi dimenticare ricordatemelo. E per concludere con le parole del Generale vorrei dire che in questi tempi, come fece lui, siamo chiamati a un nuovo Piave, nuovo Piave fatto di sacrifici di sofferenze contro e in cui in questo nuovo Piave ci vede tutti noi, gente semplice vicini al nostro Presidente della Repubblica contro la mafia e contro l’ingiustizia che la sostiene. E per finire facciamo l’appello: Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: PRESENTE!