"Mi auguro che Monti faccia un altro regalo all’Italia trovi cioè prima del voto i modi e le forme che ritiene opportuni per essere presente alle prossime elezioni. Mi auguro che diventi il punto di riferimento per tutti quegli italiani che, delusi dalle scelte populistiche di Berlusconi, non vanno più a votare". E’ quanto afferma, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, il deputato del Pd Beppe Fioroni, secondo cui "saranno le elezioni a stabilire se il capo del governo sarà l’attuale premier oppure Bersani, l’unico del Pd che è legittimato a farlo in quanto capo del primo partito".
"Arroccarsi in una posizione antimontiana ci fa correre il rischio del 1994 e della gioiosa macchina da guerra di Occhetto" avverte Fioroni spiegando che "non possiamo dire che non ci alleeremo mai coi moderati e che siamo contrari all’agenda Monti" quando invece "serve il buon senso di costruire un ponte verso il futuro che veda insieme Monti, Bersani, i riformisti e i moderati". Ma Vendola non ne vuole sapere di alleanze con i moderati… "Il Pd – ribatte – non può essere prigioniero di Vendola, che per partecipare alle primarie ci chiede di rinunciare all’accordo con i moderati e di pronunciare un’abiura sul nome di Monti".
Fioroni accusa Renzi di "un dirompente antimontismo" ma nutre la speranza che "Monti in campo convinca tutti a riflettere. Il mio terrore è che il secondo turno delle primarie faccia esplodere la conflittualità tra un’area che ricorda la sinistra di tanti anni fa e un’altra che ricorda la vecchia Forza Italia", conclude, "il rischio è un’implosione del Pd, che costringa una parte a fare altre scelte".