Per ripulire la politica non servono i Pm, ma il voto libero!

Il voto del 28 ottobre in Sicilia è l’occasione per i cittadini di fare pulizia. Meglio agire da soli che farlo decidere ai partiti che politici vogliamo. Certamente più onesti. Via i condannati dal Parlamento, pronta la legge delega. E’ quanto anticipa Repubblica, spiegando che il governo avrebbe allo studio nuove regole per Parlamento europeo e italiano, Regioni, Province, Comuni, circoscrizioni, aziende speciali, e ogni specie di rappresentanza a livello periferico. Non diventi premier, ministro o sottosegretario se hai commesso reati gravi e sei stato giudicato colpevole. Peccato che molti di loro hanno provato a far passare nelle liste per il voto in Sicilia alcuni stimatissimi “signor Truffa!. Pur di continuare a farsi gli affari personali hanno tirato in ballo pure il Padreterno: ma persone squallide erano e persone squallide sono rimaste. Sarebbero bastate due parole: abbiamo sbagliato! La politica sotto di loro è praticamente fallita eppure nessuno dei capi ha pensato bene di metterli alla porta. Più semplice farli candidare e sperare che l’Urna decida per loro (classico comportamento da vigliacchi!). Per fortuna dei siciliani, in gran parte sono stati “beccati”, ma più di uno è riuscito a farsi passare per “candidato pulito”: occhio alle prossime puntate giudiziarie anche se la Legge con loro va interpretata e non applicata. Per questo spetta ai cittadini fare “giustizia” non votando chi è diversamente pulito. Certo fa un’impressione terribile vedere nella culla dei valori (l’Idv di Tonino Di Pietro) personaggi discutibili: i conti non tornano. Anche così si distrugge lo spirito di pulizia. Da Roma per fortuna arrivano buone notizie: se il governo Monti vince la difficile sfida contro il tempo, già nella prossima competition per la Regione Lazio, potrebbero valere le nuove norme sul divieto di far correre rappresentanti su cui grava una condanna passata in giudicato per pene superiori a due anni. Il vettore: il ddl anti-corruzione. Lo strumento: una legge delega, prevista proprio in quel testo all’articolo 17, che bruci i tempi. Pronta in una settimana, dopo il voto definitivo alla Camera sull’ormai famosa manovra contro i corrotti. Nuove regole per Parlamento europeo e italiano, Regioni, Province, Comuni, circoscrizioni, aziende speciali, e ogni specie di rappresentanza a livello periferico. Stop anche per gli incarichi di governo. Non diventi premier, ministro o sottosegretario se hai commesso reati gravi e sei stato giudicato colpevole. La notizia é esplosiva: i soldi pubblici ogni tanto sono ben spesi!