Bene il ministro dell`Ambiente sul Ponte sullo Stretto, ma la procedura di Via "non è un atto notarile": questa in sostanza la reazione delle associazioni ambientaliste (FAI – Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, M.A.N. e W.W.F) alle dichiarazioni rilasciate in queste giorni dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che ha preso una chiara posizione sulla questione del ponte, opera secondo gli ambientalisti "irrealizzabile per motivi economico-finanziari, sociali, tecnici e ambientali, peraltro de-finanziata dal Governo il 20 gennaio scorso, con delibera Cipe".
"Ma rispetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è bene precisare – continuano le associazioni – che, sebbene essa sia da ritenersi un atto dovuto, dovuto sicuramente non è il suo esito positivo". Infatti, ricordano, dal 24 settembre gli ambientalisti hanno segnalato "le numerose lacune ed omissioni della documentazione integrativa al progetto definitivo" presentata in procedura di Via dalla concessionaria pubblica Stretto di Messina SpA (SDM SpA) "sulla base delle ben 223 richieste di integrazioni della Commissione Via" e hanno chiesto che l`iter autorizzativo venga interrotto e "il progetto restituito al mittente, come prevede il Codice degli appalti".
In conclusione, le associazioni ambientaliste, che in questi giorni hanno presentato 140 pagine di Osservazioni puntuali, si aspettano che la Commissione Via "concluda la propria istruttoria rimandando al mittente il progetto definitivo".