I dati diffusi oggi dall’Istat rivelano "una situazione peggiore di ogni previsione". Il potere di acquisto delle famiglie, "come ripetiamo da tempo, è ormai ridotto ai minimi storici". Lo scrivono in una nota Federconsumatori e Adusbef, she aggiungono: "Alla luce degli ultimi aggiornamenti l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, sulla base delle proprie ricerche a campione e dei dati Istat e Bankitalia, ha calcolato una riduzione di oltre il 13,2% dal 2008 ad oggi. Una perdita media di circa 3.907 Euro a famiglia". Si tratta di una "vera e propria catastrofe per i bilanci familiari e per l’intera economia del nostro Paese, che deve fare i conti con una contrazione sempre piu’ marcata dei consumi. Solo quest’anno si prospetta, infatti, una diminuzione di circa il -5%, pari complessivamente ad una minore spesa di oltre -35,5 miliardi di euro". Ovvero un "minor giro di affari che trascinerà ancora più giù l’intero sistema produttivo, alimentando disoccupazione e cassa integrazione e, di conseguenza, diminuendo ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie. Per non parlare del risparmio, di cui ormai non e’ rimasta neanche piu’ la propensione". Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti "bisogna porre fine a questo pericolosissimo circolo vizioso, che sta compromettendo in maniera sempre piu’ grave e profonda il benessere delle famiglie e dell’intero Paese". Occorre quindi "avviare una detassazione, a partire dalle tredicesime, per le famiglie a reddito fisso e i pensionati"; "rilanciare gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, fondamentali anche dal punto di vista di una ripresa occupazionale". I fondi utili a intraprendere tali operazioni "vanno ricercati, oltre che attraverso una maggiore lotta all’evasione ed agli sprechi, esprimendo subito il sì dell’Italia alla Tobin tax e ricorrendo alla vendita di parte delle riserve auree per finanziare la ripresa".