E’ una guerra di posizione, una partita a scacchi in cui ognuno nel Pdl cerca di non perdere. Vincere, in mesi di guerre intestine e scandali a ripetizone, sembra impossibile. Una sfida in cui gli ex An guidati da Ignazio La Russa hanno mosso un’altra pedina, fissando per il prossimo 17 novembre una manifestazione milanese. Di fatto, si tratta dell’appuntamento che avrebbero dovuto tenere il prossimo week end. Ma il quadro politico resta incerto e un altro mese può essere utile a sciogliere qualche nodo. L’evento – al quale sono stati invitati comunque tutti i vertici di via dell’Umiltà – è in agenda parecchi giorni dopo la conclusione (qualunque essa sia) della crisi lombarda e le elezioni siciliane, per questo nessuna ipotesi può essere esclusa. Perché se già qualcuno pensa ai contorni del nuovo partito, altri invitano ad attendere gli sviluppi nel Pdl – e le mosse del Cav – prima di dipingere scenari di scissione. Un indizio in questa direzione però c’è, visto che da Fli si parla di accordo vicino sul patrimonio dell’ex An. Una soluzione che certamente libererebbe risorse per tutte le anime che furono di via della Scrofa.
Parlare di ex An è ormai fuorviante. Perché se La Russa e (pur con qualche dubbio) Meloni davvero considerano praticabile una scissione pilotata – o comunque non nascondono questo schema per tenere il punto nel partito – Maurizio Gasparri resta convinto che il progetto non sia realizzabile e non avrebbe condiviso fino in fondo l’idea della manifestazione ‘identitaria’. Certo è che nonostante decenni di sodalizio, i due da mesi restano fermi su posizioni differenti. Anche ieri sera, nel corso di una cena con alcuni parlamentari larussian-gasparriani, l’idea del nuovo partito ha animato il dibattito interno alla componente. Una discussione alla quale non partecipa da tempo Altero Matteoli – fermo nell’intenzione di seguire Berlusconi in ogni caso – e che non viene del tutto condivisa da Gianni Alemanno, influenzato nelle scelte dalla delicata partita sul Comune di Roma.
Intanto fra ex An ed ex azzurri è l’ora dei veleni. Da giorni in ambienti aennini gira un aneddoto che ha ormai assunto i contorni della leggenda, che infatti adesso tutti smentiscono. Si vocifera di due parlamentari provenienti da FI, di un ‘incarico’ ricevuto direttamente da Berlusconi, di pagelle compilate per il Cavaliere. Giudizi sulla spendibilità in campagna elettorale dei colleghi di partito, vista l’esigenza di rinnovare i volti della nuovo contenitore politico di Berlusconi. L’indiscrezione, naturalmente, ha innervosito non poco diversi pidiellini.