Una stangata tra 2,5 e 3,8 miliardi di euro arriverà sui contribuenti italiani con la Legge di stabilità, se non ci saranno modifiche sostanziali nel passaggio parlamentare. A fare i calcoli sono Cgia di Mestre e Adusbef-Federconsumatori, mentre il Codacons si concentra sugli effetti dell’aumento dell’Iva, che rischia di avere un impatto pari ad almeno 378 euro a famiglia.
Le stime della Cgia, con l’effetto composto della riduzione dell’Irpef, dell’aumento dell’Iva e del taglio delle deduzioni e detrazioni fiscali, prefigurano un costo per le famiglie italiane pari a 2,5 miliardi di euro. ‘Una stangata che rischia di mettere in ginocchio le famiglie gia’ stressate da una crisi che dura ormai da 4 anni’, rileva il segretario Giuseppe Bortolussi, secondo il quale nel 2014, quando ‘subiremo per tutti i 12 mesi dell’anno il rialzo di un punto delle aliquote Iva del 10 e del 21%, a fronte di un calo del carico fiscale sui redditi pari a 5 miliardi, le famiglie si troveranno un aumento dell’Iva di 6,5 miliardi e un taglio delle agevolazioni fiscali di un miliardo di euro. Pertanto, nel ‘dare/avere’ con il fisco, lo ‘sbilancio’ sara’ di 2,5 miliardi, pari ad un incremento medio annuo per famiglia di circa 100 euro’.
Ancora piu’ allarmanti sono i conti di Adusbef e Federconsumatori, secondo cui il costo totale, tra entrate e uscite (Iva, tagli, accise permanenti da una parte e calo delle aliquote Irpef dall’altra) sara’ di 3,8 miliardi di euro, pari a 172 euro a testa. Secondo il Codacons, infine, l’aumento dell’Iva avra’ a regime un impatto sull’inflazione che oscilla dal +0,7% al +1,10%, a seconda di come l’incremento sara’ traslato sui prezzi finali: ‘Temiamo – avverte l’associazione – possano verificarsi fenomeni speculativi e arrotondamenti selvaggi dei prezzi, che porterebbero ad un aggravio di spesa stimato in almeno 378 euro a famiglia’.