Antipasto toscano e pizza su tovaglie di carta per circa 50 persone. Sul muro giallo, attaccato con lo scotch, il cartello ‘Per l’Italia. Rignano per Bersani’. Fuori dalla sala, gli strilli di frotte di bambini in libera uscita: questo il contesto, in puro stile da casa del popolo vecchia scuola, in cui si è svolta l’incursione della portavoce della campagna bersaniana, Alessandra Moretti, nella ‘tana del leone’ di Matteo Renzi, quella Rignano sull’Arno dove il sindaco di Firenze e’ cresciuto.
Al circolo Arci della cittadina (poco meno di novemila abitanti, l’89,5% dei voti assegnati al centrosinistra alle ultime elezioni), Moretti ha tenuto a battesimo il neonato comitato pro Bersani, tra l’altro nello stesso giorno in cui, con un aperitivo inaugurale, e’ stato aperto il punto ‘Adesso!’ per sostenere la campagna di Renzi. ‘Invece di lanciare in solitaria la rottamazione, che si fa con le macchine, e non con le persone, forse doveva venire di piu’ in direzione Pd a confrontarsi’, sferra l’attacco Moretti, appena qualche minuto prima che arrivino i crostini. ‘Se uno non sopporta le regole esterne di un partito che se le e’ date democraticamente, allora fa bene a farsi un partito suo – insiste -. All’assemblea del 6 ottobre c’e’ stato un momento alto di democrazia del nostro partito: lui non c’era, avrebbe fatto meglio a venire, avrebbe imparato qualcosa. L’Italia non ha bisogno di uomini soli al comando’. Applausi dai 50 convitati.
‘Ma l’atmosfera qui non e’ di scontro – rassicura Samuele Staderini, presidente del comitato per Bersani. ‘Prima sono stato all’aperitivo del punto ‘Adesso!’ per Renzi: ci siamo fatti gli in bocca al lupo per la gara. Qui tutti, prima che essere per Bersani e Renzi, vogliamo una competizione sportiva, limpida, olimpionica’. In questa giornata di contrapposte inaugurazione, che tra l’altro e’ anche quella del suo 61esimo compleanno, il padre di Matteo Renzi, Tiziano, segretario dell’unione comunale di cui Rignano fa parte, ha scelto la via della terzieta’. ”L’ho sentito oggi per telefono – racconta ancora Staderini – mi ha detto che, per correttezza, non sarebbe andato a nessuna delle due iniziative. Mi ha detto che stasera sarebbe rimasto a casa’.