La nuova legge anticorruzione darà "un quadro di maggior rigore nella lotta" alla corruzione. Ne è convinta il ministro della Giustizia, Paola Severino, che intervenendo a "La telefonata" su Canale 5 individua due punti di forza nella normativa da lei messa a punto: "primo, si occupa anche della prevenzione della corruzione, aspetto estremamente importante. Se si riesce a intervenire prima, tanto di guadagnato, l’economia e il processo penale ne avranno vantaggi enormi". Secondo, prosegue il Guardasigilli, fornisce un "quadro irrobustito di reati e di pene: le sanzioni sono state elevate".
Quanto alle critiche sulle eventuali prescrizioni di processi di peso, Severino nota che "anche gli osservatori critici hanno calcolato che questi o si prescrivono molto lontano nel tempo, in alcuni casi anche nel 2020, o si sarebbero prescritti anche con la vecchia legge".
Ma il tema della prescrizione, sottolinea Severino anche riferendosi ai rilievi del Csm, e’ importante e "non riguarda solo la corruzione: riguarda tutti i reati, e va rivisto. Ci stiamo gia’ lavorando intensamente da qualche tempo, e adesso vorremmo aprire un tavolo di confronto". Si puo’ arrivare ad una riforma entro la legislatura? "Nulla e’ impossibile -dice Severino-, e comunque lasciare una traccia forte e’ un segnale serio e importante".