‘Non è nè giusto nè sufficiente richiedere ulteriori sacrifici alle famiglie che, al contrario, necessitano di politiche di sostegno, anche nella direzione di un deciso alleggerimento fiscale’. E’ forte il Messaggio che i vescovi italiani hanno dato alla politica in occasione della Giornata Nazionale per la vita. Il Consiglio Episcopale Permanente della Cei ha riaffermato che ‘il primato della persona non è stato avvilito dalla crisi’ e ricordato che ‘donare e generare la vita significa scegliere la via di un futuro sostenibile per un’Italia che si rinnova’. ‘Non si esce da questa fase critica generando meno figli o peggio ancora soffocando la vita con l’aborto – si legge nel Messaggio – bensì facendo forza sulla verità della persona umana, sulla logica della gratuità e sul dono grande e unico del trasmettere la vita, proprio in un una situazione di crisi". Citando le testimonianze che le famiglie in difficoltà hanno fatto davanti al Papa a Milano nella visita di giugno, i vescovi si sono chiesti: ‘Non ne è forse segno la grave difficoltà nel ‘fare famiglia’, a causa di condizioni di precarieta’ che influenzano la visione della vita e i rapporti interpersonali, suscitano inquietudine e portano a rimandare le scelte definitive e, quindi, la trasmissione della vita all’interno della coppia coniugale e della famiglia?’.
Secondo la Cei, ‘la crisi del lavoro aggrava cosi’ la crisi della natalita’ e accresce il preoccupante squilibrio demografico che sta toccando il nostro Paese: il progressivo invecchiamento della popolazione priva la societa’ dell’insostituibile patrimonio che i figli rappresentano, crea difficoltà relative al mantenimento di attività lavorative e imprenditoriali importanti per il territorio e paralizza il sorgere di nuove iniziative’. A fronte di questa ‘difficile situazione’, secondo i vescovi ‘non e’ ne’ giusto ne’ sufficiente richiedere ulteriori sacrifici alle famiglie che, al contrario, necessitano di politiche di sostegno, anche nella direzione di un deciso alleggerimento fiscale’.
Secondo la Cei, ‘il momento che stiamo vivendo pone domande serie sullo stile di vita e sulla gerarchia di valori che emerge nella cultura diffusa. Abbiamo bisogno di riconfermare il valore fondamentale della vita, di riscoprire e tutelare le primarie relazioni tra le persone, in particolare quelle familiari, che hanno nella dinamica del dono il loro carattere peculiare e insostituibile per la crescita della persona e lo sviluppo della societa”.
Parlando dell’amore per i propri fratelli, i vescovi hanno rilevato che ci sia ‘traccia di tale amore vivificante sia nel contesto quotidiano che nelle situazioni straordinarie di bisogno, come e’ accaduto anche in occasione del terremoto che ha colpito le regioni del Nord Italia’. In questa, come in ‘tante altre circostanze, si riconferma il valore della persona e vita umana, intangibile fin dal concepimento; il primato della persona non e’ stato avvilito dalla crisi e dalla stretta economica. Al contrario, la fattiva solidarieta’ manifestata da tanti volontari ha mostrato una forza inimmaginabile".
Tutto questo sprona la Chiesa a "promuovere una cultura della vita accogliente e solidale". La "logica del dono e’ la strada sulla quale si innesta il desiderio di generare la vita, l’anelito a fare famiglia in una prospettiva feconda, capace di andare all’origine, in contrasto con tendenze fuorvianti e demagogiche, della verità dell’esistere, dell’amare e del generare. La disponibilità a generare, ancora ben presente nella nostra cultura e nei giovani, e’ tutt’uno con la possibilita’ di crescita e di sviluppo: non si esce da questa fase critica generando meno figli o peggio ancora soffocando la vita con l’aborto, bensi’ facendo forza sulla verita’ della persona umana, sulla logica della gratuita’ e sul dono grande e unico del trasmettere la vita, proprio in un una situazione di crisi".
‘Donare e generare la vita significa scegliere la via di un futuro sostenibile per un’Italia che si rinnova: e’ questa una scelta impegnativa ma possibile, che richiede alla politica una gerarchia di interventi e la decisione chiara di investire risorse sulla persona e sulla famiglia, credendo ancora che la vita vince, anche la crisi’, conclude il Messaggio della Cei.