A correre per la poltrona di nuovo presidente della Regione Sicilia c’è un parterre ricco di candidature. Domenica prossima, infatti, a contendersi il posto che fu di Raffaele Lombardo e Salvatore Cuffaro, saranno ben dieci candidati, soltanto due dei quali donne, per un totale di venti liste. La sfida più accesa, però, la si vedrà quasi certamente tra l’europarlamentare del Pd Rosario Crocetta, ex sindaco 61enne di Gela impegnato nell’antimafia e sostenuto anche dall’Udc, dall’Api e dal Movimento Politico Crocetta Presidente; e Nello Musumeci, ex presidente 57enne della provincia di Catania appoggiato dal Pdl, dal Cantiere Popolare, La Destra e la lista Nello Musumeci Presidente.
Sulle spalle di entrambi i candidati grava l’onere di far dimenticare ai siciliani le tante incertezze che hanno caratterizzato sull’isola gli ultimi anni delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Il Pdl, da un lato, che paga un declino di consensi pressoché generalizzato; e il Pd, dall’altro, accusato di aver voltato le spalle ai suoi stessi elettori sostenendo il governo Lombardo. Oltre a loro due, in corsa per Palazzo d’Orleans è l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud sostenuto anche dal Partito dei Siciliani (ex Mpa) e dal Nuovo Polo per la Sicilia-Fli Mps e Liberali. Quindi Giovanna Marano, sindacalista della Fiom Cgil, candidata da Sel, Idv, Verdi e Federazione della sinistra dopo l’esclusione di Claudio Fava per delle irregolarità legate alla sua residenza in Sicilia.
A questi primi quattro nomi, poi, si aggiungono quelli dei candidati che potrebbero riservare delle sorprese dalla tornata elettorale. Tra tutti quello di Giancarlo Cancelleri, candidato per il Movimento 5 Stelle. Negli ultimi giorni, dopo la traversata dello Stretto di Messina a nuoto fatta da Beppe Grillo e il suo tour elettorale che ha attraversato palmo palmo la regione, il movimento ha registrato un aumento notevole dei consensi che potrebbero portare i grillini anche a non escludere a priori il classico "colpaccio". Altra incognita sarà quella rappresentata da Mariano Ferro. Il leader del Movimento dei Forconi, che "pesca" voti soprattutto sul versante orientale dell’isola, spera di massimizzare e tradurre in consensi l’onda del malcontento diffuso in Sicilia nei confronti della politica tradizionale.
Cercherà di raccogliere intorno al suo nome la voglia di rinnovamento, Gaspare Sturzo. Il magistrato e docente universitario, pronipote di don Luigi Sturzo, è sostenuto dalla lista Italiani Liberi e Forti, e si pone al centro, contro la vecchia impostazione politica tradizionale, senza sfociare nell’estremismo grillino.
Più defilati, infine, sono le candidature di Cateno De Luca, ex parlamentare regionale sostenuto dalla lista Rivoluzione Siciliana; Giacomo Di Leo, attivista di sinistra appoggiato dal Partito Comunista dei Lavoratori, e Lucia Pinsone, professoressa di matematica candidata per la lista Volontari per l’Italia.