L’America ha scelto: Barack Obama resterà alla Casa Bianca per un secondo mandato. Quella che sembrava dovesse essere una lunghissima notte di passione, con un’interminabile corsa testa a testa contro l’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, si è risolta in realtà poco dopo le 23 (le 5 del mattino in Italia): Obama ha strappato l’Ohio, swing state e ago della bilancia dell’elezione, e con esso la vittoria. In realtà, anche se le emittenti televisive americane avevano assegnato lo stato al presidente quando era stato conteggiato meno dell’80% dei voti, il distacco tra i due candidati era ridotto ad alcune migliaia di voti, motivo per cui Romney non ha subito concesso la vittoria all’avversario, ma a aspettato dopo che anche Virginia e Colorado sono stati assegnati al presidente. Alla fine il conto dei grandi elettori, i "punti" assegnati da ogni stato, non ha lasciato margine ai dubbi: quando mancava da assegnare solo la Florida, Obama era a quota 303, Romney si è fermato a 203, troppo poco per sperare di impugnare il voto per un riconteggio. Obama e’ il quinto presidente democratico nella storia degli Stati Uniti ad aver vinto un secondo mandato: prima di lui ci erano riusciti solo Andrew Jackson, Woodrow Wilson, Franklin D. Roosevelt e Bill Clinton. La partita, che nelle prime ore non ha riservato sorprese, si e’ giocata tutta negli swing state ed e’ proprio li’ che Obama ha vinto: New Hampshire, Wisconsin, Nevada, Iowa, Virginia e Ohio sono andati al presidente, mentre in Florida si va ancora avanti a contare, ma a questo punto e’ irrilevante. Per il presidente e’ una vittoria importantissima: anche se la congiuntura economica non giocava a suo favore e il tasso di disoccupazione e’ in calo, ma comunque molto alto (7,9% in ottobre), il Paese ha deciso di dargli fiducia. "C’e’ ancora da fare, abbiamo bisogno di altri quattro anni per finire quello che abbiamo iniziato", aveva detto Obama durante tutta la sua campagna elettorale e il messaggio sembra essere arrivato agli americani.
L’elettorato e’ pero’ spaccato: il voto popolare e’ equamente diviso tra i due candidati, letteralmente divisi da una manciata di voti. "Trascorrero’ il resto della mia presidenza facendo onore al sostegno che mi avete dato e facendo tutto quello che posso per finire quello che abbiamo iniziato", ha detto Obama in una mail ai sostenitori inviata subito dopo che le emittenti americane gli avevano dato la vittoria.
Nota a margine della serata: Paul Ryan non restera’ disoccupato. Anche se ha perso la corsa alla Casa Bianca come vicepresidente di Mitt Romney, e’ riuscito comunque a mantenere il suo seggio come deputato del Wisconsin. Anche se i riflettori erano concentrati sulla corsa per la presidenza, negli Stati Uniti si votava anche per rinnovare tutta la Camera (435 deputati) e un terzo del Senato (30 senatori). Ryan, che e’ anche presidente della commissione Bilancio della Camera, e’ deputato del Wisconsin dal 1998 e ha avuto la meglio sul democratico Rob Zerban e il libertario Keith Deschler.