I paradossi politici del Presidente Giovanni De Salvo: quando rimanere attaccato alla “poltrona” conta più di qualsiasi altra cosa

I consiglieri Udc della terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto e Libero Gioveni intervengono duramente in merito alla paradossale e recente storia politica del Presidente Giovanni De Salvo, da 4 anni e mezzo alla guida della terza Circoscrizione, che definiscono senza mezzi termini "unica e particolare nel suo genere" perché connotata da elementi di assoluta "confusione politica" e di voluta (o non) "mancata percezione della realtà politico-istituzionale"!

Esordiscono così i due esponenti centristi che rimproverano a De Salvo di vivere una fase della sua presidenza del tutto ambigua o, peggio ancora, poliedrica!

Affermiamo ciò – dichiarano gli esponenti dell’ Udc – in quanto non è assolutamente noto a nessuno, in questo difficile e storico momento, a quale gruppo politico il Presidente appartenga e soprattutto non è dato sapere da quali forze politiche la sua presidenza è allo stato attuale condivisa e sostenuta!

Giovanni De Salvo, eletto nelle file del PdL e facente capo alla corrente dell’on. Nino Beninati che come è noto è transitato ultimamente nelle file dell’Udc, sembrerebbe anche lui aver preso, da buon seguace dell’ex deputato regionale del PdL, la strada del partito di centro; ciò è palesemente dimostrato anche dalle sue "vistose" apparizioni agli incontri pubblici che hanno caratterizzato la recente campagna elettorale dell’Udc.

Non è, però, ancora dato sapere se e quando un Presidente che rappresenta ben 64.000 abitanti aderirà ufficialmente al partito di Casini, nonostante le richieste di chiarezza rivoltegli non soltanto dagli stessi Gioveni e Cacciotto ma anche dai suoi compagni (o, appunto, ex compagni) di partito, cosicché, nel frattempo, con il simbolo del PdL, infischiandosene dei più elementari canoni della politica e del rispetto per una istituzione democraticamente eletta, egli continua sfrontatamente il suo discutibilissimo (e senz’altro negli anni negativo) ruolo di Presidente!

Occorre sottolineare, altresì – affondano Cacciotto e Gioveni – che il problema non è semplicemente formale quanto soprattutto sostanziale e di mera trasparenza politica: De Salvo, infatti, non è ancora sostenuto formalmente dall’Udc vista la sua attuale permanenza al PdL (gruppo con il quale al Comune è stata tra l’altro consacrata la rottura col successivo "sigillo" posto con le ultime elezioni regionali), né tanto meno dal Pd che più volte in passato ne ha chiesto la "testa"! E cosa ancor più imbarazzante, De Salvo non è sostenuto neppure dallo stesso PdL dal momento che il capogruppo del partito azzurro alla Circoscrizione ha pubblicamente chiesto al Presidente (almeno un mese fa) di chiarire una volta per tutte la sua posizione!

Insomma – proseguono i due consiglieri – una vicenda paradossale quella di De Salvo, che in questa delicatissima fase commissariale e di conclamata emergenza sociale cittadina in cui egli poteva e doveva essere un punto di riferimento anche per il Commissario Croce dal momento che è pure il Decano dei Presidenti circoscrizionali, non soltanto evidenzia quotidianamente sempre più imbarazzanti lacune politiche e scarsa rappresentanza istituzionale, ma soprattutto dimostra una incoerenza politica con un suo unico primario interesse: mantenere la "poltrona" di Presidente anche senza una chiara maggioranza in aula e, a questo punto, anche "fuori" dall’aula!!!

Pertanto, alla luce di tutto quanto sopra esposto, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, auspicando il fatto che De Salvo faccia definitivamente chiarezza sulla sua reale appartenenza politica, hanno chiesto, attraverso un documento presentato oggi al Consiglio Circoscrizionale, le sue immediate ed irrevocabili dimissioni, ritenendo questo un gesto responsabile nell’interesse della cittadinanza sempre più invischiata nelle più disparate emergenze cittadine!

La terza Circoscrizione – concludono i due consiglieri – non ha più bisogno di un Presidente eletto ad…."honoris causa", ma di un Presidente rappresentativo capace soprattutto di essere politicamente leale e certamente incisivo! E lui non lo è mai stato!