RELAZIONE SUI CONTI DI MESSINA SECONDO IVANO CANTELLO

In merito a quanto dichiarato ieri in conferenza stampa dal Commissario Straordinario Luigi Croce, il Consigliere Comunale Ivano Cantello, ci tiene a precisare, che lo scorso febbraio aveva chiesto all’amministrazione e ai dirigenti dell’area contabile di conoscere la situazione finanziaria del Comune visto che già la Corte dei Conti aveva espresso delle serie perplessità sui bilanci. Cantello aveva poi preteso una relazione sui conti e avendo poi ottenuto i documenti che attestavano la situazione finanziaria disastrosa del Comune ha presentato una delibera nella quale chiedeva di valutare subito se esistevano le possibilità per avanzare il dissesto. La discussione sulla delibera era stata però rinviata. Nel frattempo anche la precedente amministrazione aveva avanzato delle proposte per risolvere la situazione ed evitare il dissesto, ma queste erano state bocciate dalla Corte dei Conti. A questo punto Cantello, sulla base dei nuovi atti che evidenziano una situazione gravissima ha preteso che fosse discussa ieri la sua delibera ma, la proposta è stata bocciata dagli altri consiglieri comunali. «È un comportamento inammissibile – prosegue Cantello – non ho visto serietà oggi in aula, mi sembra che si voglia nascondere qualcosa. È chiaro che ormai l’unica soluzione è quella del dissesto, forse qualcuno vuole aspettare del tempo prima di dichiararlo perché a Gennaio passerebbero 5 anni e l’amministrazione precedente a quella di Buzzanca non sarebbe considerata anche lei corresponsabile. La normativa infatti prevede l’incanditabilità di chi è responsabile del dissesto negli ultimi 5 anni. Percepisco che ci sono molte pressioni politiche sul commissario, perché qualcuno preferisce mantenersi la poltrona o la possibilità di candidarsi rispetto al bene della città. Io non sono dello stesso avviso e spero che si accertino le responsabilità. Solo così si potrà restituire dignità ai messinesi. Cantello non è d’accordo sul fatto di chiedere sacrifici ai cittadini per responsabilità che non hanno. Questa è una città che ha vissuto solo ed esclusivamente di clientalismo e assunzioni nelle aziende partecipate e cooperative, su cui sono state costruite carriere politiche. Oggi vedo in giro molti salvatori della patria tra i quali molti politici e i sindacati, ma prima dove erano?».