LA POLITICA CI PIACE, LE VOSTRE FACCE NO

La crisi politico – economica del Comune di Messina ha prodotto risultati sotto gli occhi di tutti: dipendenti a caccia dello stipendio, raccolta dei rifiuti sospesa, precarietà in molte famiglie. Il commissario Luigi Croce ha provato a voltare pagina: ma senza risorse è difficile mantenere le promesse. Anzi, quel che sappiamo è poco incoraggiante e mette di cattivo umore. Alcuni commentatori a caccia di poltrone si lamentano che oggi si parla in modo esagerato di crisi, di scandali, di porcherie prodotte dalla politica. Insomma, di educare i cittadini al sospetto, al non rispetto delle Istituzioni. Vero il contrario: purtroppo è la politica che si occupa smodatamente della vita degli altri, pretende di dettare l’agenda quotidiana, invade anche i recessi e i sentimenti più intimi. Perché se non offre sicurezze e lavoro i giovani non potranno mai pensare di formare una famiglia; se la politica non garantisce la stabilità economica molte famiglie saranno costrette a emigrare altrove, a dividersi pur di campare. Messina è drammaticamente depressa per colpa di questa politica fallimentare, inutile girarci intorno. Gli scandali, i favori concessi a questo o quello, i debiti lasciati al Commissario Croce non sono vendette trasversali: ci sono e bisognerà pagarli! Se IMG Press scrive molto di cattiva politica è solo per cercare di ristabilire un equilibrio turbato, per affrontare l’emergenza più importante della storia di Messina e provare a salvare il salvabile. Crediamo che anche coloro che oggi mentono sapendo di mentire sanno molto bene in che stato è Palazzo Zanca: ci hanno vissuto, comandato e mangiato, al contrario di NOI! Il problema sostanziale è dunque un altro: quando si parla in pubblico di politica se ne deve sempre parlare con qualche pizzico di pudore: la vera tragedia per taluni politici è quella di non sapere tenere la lingua a posto. Spesso la mano tesa ha coinciso con qualche favore da chiedere, piuttosto che con un bene (gratis) da fare per la città. E oggi, caduto dal trono, Peppino Buzzanca, sarà ricordato solo per i sospetti che si è attirato che per i fatti. Infatti, a ragion veduta, si parla più di scandali, debiti, porcherie che di progetti, idee, valori, insomma di politica con la P maiuscola. E questa realtà, questa dura vita regalataci dalla politica targata Buzzanca non sarà mai cancellata da una trasmissione televisiva ma resterà tale vista la quantità di spazzatura che questa “società incivile” produce: la crisi economica è certa e il disgusto insopportabile.