E’ un’aspirazione di molti messinesi, una tendenza di alcuni radical chic, un modo di essere trasparenti che appartiene a pochi. Ma emergere per la propria limpidezza non è da tutti. Piaccia o non piaccia questa è la realtà. Piaccia o non piaccia di questo dobbiamo discutere nella foresta messinese di candidati a qualcosa. Perché se nella vita di una persona gli esami non finiscono mai, nella quotidianità di un politico le pugnalate sono all’ordine del giorno. Chiedetelo a Francantonio Genovese benefattore di tanti e oggi divenuto preda ambita di un manipolo di gagliardi rottamatori di quartiere a cui fa difetto non solo la memoria ma anche la riconoscenza. E’ la politica, bellezza! Dobbiamo rassegnarci a essere ipocriti e salire sul carro dei gagliardi ragazzotti o si può ancora ragionare di politica, anche a costo di sembrare di parte? Perché dobbiamo rassegnarci a essere terra di conquista del fiorentino Matteo Renzi a cui non importa un fico secco dei problemi messinesi? La serietà, la concretezza, l’altruismo, la generosità verso il prossimo meno fortunato, sono doni che non trovi al bar sotto casa anche se i nostri rottamatori locali si vantano di aver sciacquato i panni in Arno. Sono regole che valgono per tutti: si rottamano le cose non le persone. Le persone in politica, se non ti vanno a genio, semmai non le voti. Si chiama democrazia! Le primarie nel Pd provocano scintille e pure qualche perdita di memoria come nel caso della “formazione”: che va bene se aiuta casa tua, è il demonio se è gestita da Francantonio Genovese. I piccoli novelli rottamatori di quartiere sono impareggiabili: dovrebbero solo ricordare quella massima che intima al bugiardo di avere buona memoria prima di accusare l’altro. Come a dire che nulla è cambiato sotto questo cielo siciliano. Addio tempi duri e puri, si fa Politica come si può e secondo il vento che tira… perduto Lombardo, W Crocetta! Siamo una città di cattolici, tre pater, ave e gloria, un pentimento e via andare…. La nostalgia dei tempi duri e puri oggi si chiama Renzi, sotto la bandiera dei rottamatori c’è posto per tutti, belli e soprattutto furbi nell’apparire piuttosto che nell’essere duri e puri. E siamo anche d’accordo, nel promettere calci nel sedere a chi ha abusato della nostra pazienza. Ma da queste parti la schiena dritta è una virtù molto rara come la memoria: tutto scorre! Anche l’aver beneficiato dei corsi di Formazione. Vi comunichiamo una notizia, però: se le cose sono fatte in regola non è reato ottenerli. Si può essere sporchi anche spacciandosi per rivoluzionari in cambio di una poltrona o di un piccone da rottamatore!