PONTE DEL SORRISO o PONTE DELLO SPRECO?

Egregio Direttore,
anche se la risposta (negativa) al quesito se convenga mantenere due ospedali a Varese è quasi scontata, sopratutto sotto il profilo della elevata spesa per tutta l’operazione e dei maggiori costi di gestione presenti e futuri, purtroppo vediamo che i lavori per il nuovo “PONTE del SORRISO” (come è stato chiamato il POLO MATERNO-INFANTILE ) stanno procedendo nella completa disinformazione dei Varesini.
C’è qualcuno che già ha proposto di chiamarlo “PONTE dello SPRECO”, per la cospicua mole di finanziamenti pubblici che richiede, finanziamenti che potrebbero andare in altra direzione col vantaggio di tutti: della Città, della funzionalità dei Servizi sanitari, dei malati, dei loro parenti e degli operatori sanitari. Mi spiego meglio.
E’ bene sapere che nell’area dell’OSPEDALE DI CIRCOLO esistono padiglioni vuoti e/o sottoutilizzati dopo la costruzione del nuovo monoblocco (ex Geriatria, ex Clinica S. Maria, ex Maternità, ex Medicina e Ortopedia) che potrebbero benissimo accogliere, con opportune ristrutturazioni, i reparti del Polo Materno-Infantile (Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Assistenza neonatale, Neuropsichiatria infantile) senza necessità di creare “doppioni” di Servizi e apparecchiature, con elevati costi di mantenimento. Perché allora costruire una nuova struttura al Del Ponte invece di trasferire il tutto all’Ospedale di Circolo??
Ma soprattutto si eliminerebbero i notevoli DISAGI ai pazienti, spesso anche in gravi condizioni, che devono fare la spola con le autoambulanze tra i due ospedali per esami specialistici e accertamenti vari, possibili solo all’Ospedale di Circolo che è dotato di tutte le Specialità e le apparecchiature necessarie, compresa la Rianimazione (indispensabile in ogni ospedale con reparti per patologie acute).
Si risolverebbe così anche il problema dei PARCHEGGI, la cui cronica carenza nelle adiacenze dell’Ospedale Del Ponte ha fatto avanzare l’improvvido progetto di un “megaparcheggio” sotterraneo nel parco della vicina Villa Augusta, con sbanco enorme di terreno e grave danno ambientale che ne conseguirebbe (progetto fortunatamente per ora bloccato per mancanza di finanziamenti).
L’attuale struttura dell’OSPEDALE DEL PONTE potrebbe con vantaggio essere riconvertita in un reparto di RIABILITAZIONE post degenze ortopediche e cardiologiche, di cui si sente la mancanza a Varese, evitando di dover inviare, con gravi disagi, i pazienti in strutture distanti (Cuasso al Monte, Tradate, Cunardo). Inoltre dopo l’abbattimento del Padiglione Vedani si potrebbe creare all’interno una vasta area di parcheggio.
Un INVITO quindi ai nostri Politici: FERMATEVI, RIPENSATECI, RIVALUTATE IL TUTTO e UTILIZZATE I FINANZIAMENTI PUBBLICI IN MODO PIU’ RAZIONALE, in modo che Varese abbia UN SOLO OSPEDALE con tutte le Specialità, a vantaggio dei Cittadini e nel rispetto dell’ambiente. E’ inutile, anzi dannoso sia sotto il profilo della funzionalità che della spesa, mantenerne due!

Giovanni Dotti (già Pediatra Ospedaliero e Consigliere Comunale)