"Il dato della fiducia dei consumatori di novembre, diffuso oggi dall’Istat, fà presagire un fine di stagione pericolosamente freddo dal punto di vista dei consumi, proiettando un’ombra inquietante anche sulle previsioni per i primi mesi del 2013". A sostenerlo è la Confesercenti, in una nota.
"E’ una prospettiva difficile, soprattutto alla fine di un anno di decisa contrazione dei consumi. Il Governo e il Parlamento non possono ignorare che l’opinione delle famiglie sulle proprie possibilità è improntata a un grave pessimismo: il sentimento scende soprattutto nel passaggio dal clima corrente a quello futuro, con 15 punti percentuali di differenza", spiega l’Associazione.
"In una situazione del genere – si legge nella nota – aspettare ad agire sarebbe un errore: raramente si registra una sfiducia nel futuro maggiore che nella situazione presente, senza distinzioni rilevanti fra il clima economico generale e le condizioni di bilancio e reddito familiare. C’è bisogno di restituire subito fiducia ai consumatori, anche attraverso interventi che diano un segnale preciso: innanzitutto con un taglio vero e coraggioso sulla spesa improduttiva dello Stato, che sia più incisivo di quanto fatto finora. Ai tagli alla spesa deve poi necessariamente accompagnarsi una riduzione della pressione fiscale, arrivata al 45% e che rischia di salire ancora: un elemento che di certo nella percezione delle famiglie e delle imprese non appare affatto consolatorio".