Mai più figli e figliastri: Tutti uguali per legge

"D’ora in poi – scrive Repubblica – anche i figli naturali potranno avere legami di parentela non più soltanto con i loro genitori, ma con i nonni e gli zii (condizione questa finora riservata soltanto ai "legittimi"), entrando così per diritto nell’asse ereditario di tutta la famiglia. Sono questi i punti cardine di una legge fortemente voluta da un gruppo di parlamentari (quasi tutte donne) trasversale ai diversi schieramenti. Una legge che come altre, nell’emergenza dei provvedimenti economici, sembrava destinata a "perdersi" tra le urgenze della fine legislatura e invece diventerà una realtà in grado di cambiare la vita a oltre 140mila bambini, ieri naturali oggi legittimi. E il futuro di quelle 900mila coppie di fatto italiane che hanno scelto di diventare famiglia senza sposarsi. Felice Giulia Bongiorno, presidente della Commissione di Giustizia della Camera: ‘Abbiamo finalmente raggiunto un risultato storico in materia di diritti civili, archiviando norme odiose fondate su un anacronistico senso della morale’. Soddisfatta Alessandra Mussolini, relatrice del testo, che fino all’ultimo ha spinto perche’ la legge approdasse alla discussione in aula, pur con il rischio di vederla naufragare tra emendamenti e voto segreto. ‘E’ un atto di civilta’, dice. Contenta Anna Finocchiaro: ‘Non ci sono piu’ figli di serie A e di figli di serie B’. E Rosy Bindi, che parla anche lei di ‘una legge di civilta’ che riusciamo a dare al Paese alla fine di una difficile legislatura’, ricordando le sue proposte di equiparazione dei figli quando era ministro della Famiglia. Addio, insomma, ai figli e ai figliastri. Tutti uguali, adesso. ‘Quella di oggi e’ una giornata importantissima per i diritti degli italiani’, aggiunge, ancora, Donatella Ferranti, del Pd. Fin qui l’unanimita’. Ma e’ su un altro punto, delicato e spinoso, che invece la legge ha rischiato di infrangersi. La nuova normativa prevede infatti che anche i bambini nati da un rapporto incestuoso, cioe’ tra persone che hanno un diretto legame di parentela, possano essere riconosciuti nella famiglia in cui sono stati, seppure drammaticamente, "concepiti". Un riconoscimento che oggi e’ proibito e che anche in futuro dovra’ sottostare all’autorizzazione del giudice. Un tema controverso, contro il quale hanno votato diversi deputati dell’Udc, ma che mira, cosi’ sembra, ad evitare che bambini nati in modo tanto traumatico debbano subire altre e nuove emarginazioni. Una scelta grave, invece, per molte associazioni che si occupano di minori, che sottolineano quanto possa essere pericoloso ‘il potenziale riconoscimento della genitorialita’ di chi ha avuto rapporti incestuosi ‘. Parole a cui ci potrebbe ribattere che i rapporti incestuosi sono quasi sempre vittime di violenza, dove chi subisce e’ la donna, punita poi doppiamente con l’allontanamento del figlio… Eliminando la discriminazione tra legittimi e naturali, cambia anche il ruolo del tribunale per i minori. In caso di controversia sui figli all’interno di una coppia non sposata, sara’ il tribunale ordinario a gestire il caso, come per i bambini legittimi, e non piu’ il tribunale per i minorenni".