PRIMARIE: CELENTANO, BELLE E AVVICENTI MA OCCORRONO PROGRAMMI RIVOLUZIONARI

"Belle e avvincenti queste primarie". Inizia così il lungo intervento di Adriano Celentano pubblicato oggi dal Corsera e dedicato alla sfida interna per la scelta del candidato premier del centrosinistra. "Un Bersani bravo", dice il Molleggiato, "altrettanto bravo Matteo Renzi".
"Davvero una bella corsa quella dei due contendenti e anche per Vendola, devo dire". Ma per Celetano "i veri vincitori sono stati quei quasi quattro milioni di persone che con grande senso di responsabilità hanno affrontato ore di coda, quasi come a voler dare ai partiti (nessuno escluso) un avvertimento: ‘noi siamo pronti al gioco, ma attenti a quello che fate!’…".

"Non c’è un partito, grande o piccolo che sia, caduto in disgrazia o meno, che non cavalchi prima e dopo i pasti la parola ‘cambiamento’". Ma per Celentano nessuno di questi partiti ha "la minima idea del peso che ha assunto questa parola. A tal punto che la si può benissimo sostituire con Rivoluzione. Perche’ e’ questo -sottolinea- che chiede la gente. Un programma dai contenuti rivoluzionari. Per esempio, il ritorno all’agricoltura, la difesa per l’ambiente, l’arte e, ridare alle citta’ quel volto che gli immobiliaristi hanno orrendamente sfregiato senza alcuna pieta’. Non tagliare, ma aumentare la spesa sulla scuola e la ricerca. Una legge contro l’omofobia e la violenza sulle donne. Una sanità che permetta a chi non ha i soldi di ottenere una risonanza magnetica entro 24 ore". Insomma, dice Celentano, ci vuole un governo "che abbia il coraggio di rifare l’Italia da capo".

"Ma Bersani e Renzi avranno questo coraggio?.. Dalla simpatia che i due emanano, si è quasi propensi a pensare che ce la potrebbero fare. Però… se scaviamo nel loro background, ci viene il dubbio che per fare un salto cosi’ grande, bisogna essere allenati… e aver attraversato, almeno in moscone, lo Stretto di Messina… -dice Celentano con evidente riferimento all’impresa di Beppe Grillo che ha attraversato a nuoto lo Stretto- Altrimenti non è più un salto ma lo scatto di una paralisi". Il finale è dolceamaro: "Non c’e’ dubbio che Bersani e Renzi faranno bene", dice prima Celentano. Poi pero conclude rivolto ai duellanti: "Non è meglio che soffermiate a riflettere un pochino, prima di avventarvi su un qualcosa di così malconcio come e’ l’Italia oggi?…".