Ognuno ha il suo riscatto, nel bene e nel male, e forse anche questa sfida sportiva tra Gaudium Basket Canicattì-Cus Messina un giorno, ritoccherà la storia. Per il momento la vittoria è dei cussini di coach Pippo Sidoti che sbancano il palazzetto Livatino – Saetta 60 – 76 e tengono la vetta del campionato DNC di basket in condominio con l’Acireale. Nella partita più delicata dell’8ª giornata di andata il Cus Messina ha dimostrato di essere ben attrezzato per tenere botta contro chiunque e in qualunque clima. Anche grazie alle sedute di allenamento che riserva ai suoi ragazzi in settimana coach Sidoti e che ha trasformato in combattenti anche i suoi sei under che via via si alternano in panchina. Proprio questa differenza, questa maggiore capacità di gestire con fisicità il match, alla fine risulta decisiva nel freddo pomeriggio di Canicattì, con parziali che non concedono alibi ai padroni di casa, guidati in panchina da Davide Ceccato: (9-17, 15-20, 18-16, 18-23). La classe, la superiorità di quei giocatori in grado di decidere l’inerzia di una gara come Daro Gullo, Carlo Contaldo, Jack Sereni o Ivan Riva sono dettagli fondamentali per vincere il campionato. In più, coach Sidoti trova un arrangiamento più solido con il fido Claudio Cavalieri che partendo dalla panca cambia il ritmo della sfida anche con le ginocchia che fanno le bizze piazzando nel momento topico una “bomba” micidiale. E quando il play Gullo alza bandiera bianca per il riacutizzarsi di un fastidio alla caviglia sinistra, il Cus non trema: anzi rialza la testa con l’universitario Nino Sidoti (classe 93). Il ragazzo a cui la personalità non fa difetto, manda in tilt gli avversari piazzando due tiri da tre di fila: come dire buon sangue non mente. Intanto Sidoti padre perso Gullo, con Sereni caricato di falli, si affida ai pretoriani Contaldo – Riva – Mercante – Cavalieri per la difesa del bottino. Da una scacchiera così sistemata ne discende che la Gaudium Canicattì ha difficoltà a esprimersi perché la retroguardia cussina è molto bloccata e il caloroso tifo ultrà – che tanto danno provocò lo scorso maggio nella finale di C regionale con i vergognosi cori razzisti – congelato dalla presenza del commissario di campo e degli agenti di polizia. Festino e Carcano subiscono la personalità e la fisicità degli atleti di coach Sidoti, mentre Beto Manzo si arrangia come può per tenere a galla la squadra evitando che il passivo alla fine diventi più robusto del meno 16: 60-76! Poco altro da raccontare se non che il Cus Messina mette un altro mattoncino in classifica e si prepara al trittico che lo vedrà due volte giocare al Palanebiolo (Gioiese e Acireale) e una viaggiare in quel di Gela per chiudere l’anno imbattuto. E soprattutto con il pass per la Coppia Italia DNC. Per qualcuno può essere fastidioso, per altri una gioia: questo Cus a immagine e somiglianza di Pippo Sidoti è semplicemente una bella realtà sportiva.