MESSINA: CONCORSI TRUCCATI, CHIESTI 5 ANNI PER RETTORE

Il pubblico ministero Adriana Sciglio ha chiesto la condanna del rettore dell’università di Messina, Francesco Tomasello, e di altre 24 persone tra docenti e personale amministrativo nel processo sui concorsi truccati alla facoltà di Veterinaria e sulla gestione dei fondi del progetto Scientifico Lipin. Il Pm ha chiesto 5 anni per il rettore. Sei anni sono stati proposti per il professore Battesimo Macrì, ex preside della facoltà di Veterinaria. Chiesti inoltre un anno e 6 mesi per Francesco Abbate, Antonio Ajello, Emilia Ciriaco, Francesca Conte, Santo Cristarella, Massimo De Majo, Giuseppe Di Bella, Antonio Germanà, Germana Patrizia Germanà, Rosaria Laurà, Giuseppe Mazzullo, Annamaria Passantino, Antonino Zanghì. La richiesta di condanna a 2 anni è stata avanzata per Giovanni Germanà e Salvatore Giannetto. Inoltre sono stati chiesti 4 anni per Stefano Augliera, 3 anni per Eugenio Capodicasa e Ivana Saccà, 6 anni per Giuseppe Piedimonte. Assoluzione per Ugo Muglia. La prossima udienza sara’ dedicata alle parti civili.
La clamorosa inchiesta scattò nel 2007 quando la procura contesto’, a vario titolo, le accuse di tentata concussione, abuso d’ufficio, falso e peculato. L’indagine scaturi’ da accertamenti della Guardia di finanza a seguito delle dichiarazioni di un docente che aveva sostenuto di essere stato destinatario di pressioni affinchè, quale componente della commissione, orientasse l’esito del concorso per un posto di professore associato a favore del figlio del professore Macrì.
Le pressioni non sortirono nessun effetto. Un altro filone si è occupato della gestione delle risorse destinate al progetto scientifico Lipin.