Alla Fine nel Pdl è successo quello che tutti si aspettavano (temevano?): il capo ha sciolto le riserve e con una sola frase “Torno in campo io” ha svuotato di senso le primarie. Neanche i sondaggi, tanti amati da Silvio, e che regalano al pd un più 4,3% per l’effetto primarie, sono riusciti ha convincerlo. La partita va giocata in trasferta, contro il blocco dei progressisti. E allora ecco materializzarsi il confronto con Bersani che giusto qualche giorno fa, fiutando l’aria, ha detto che non vede l’ora di battere il Cavaliere. Silvio contro Pierluigi, quindi, per un duello rusticano che sa molto di amarcord visto che i due personaggi calcano le scene dei palazzi romani da metà degli anni 90.
In attesa di sapere come si muoveranno gli esperti delle campagne elettorali, abbiamo voluto dedicare un’indagine sulle performance dei due leader sui social network e sui principali motori di ricerca. Abbiamo potuto analizzare come su Facebook ci sia un sostanziale vantaggio di Bersani per una suo più efficace utilizzo dello strumento mentre non abbiamo potuto fare un confronto su Twitter in quanto Berlusconi non ha un account ufficiale. Una pecca sicuramente da colmare per quello che sempre di più si sta delineando come il canale all news dei social network. Su You tube e sui principali motori di ricerca (Google e Bing) Berlusconi recupera il terreno perduto e supera di gran lunga Bersani. In termini di marketing politico questo dimostra come l’ex premier sia ancora un “brand” molto ricercato sul web a cui però non viene data una corretta amplificazione tramite i social network.
Facebook
Sul social network più famoso al mondo Berlusconi vince la sfida per quanto riguarda il dato puramente numerico (ha più “mi piace” di Bersani) ma perde rovinosamente il confronto sul livello di interattività e di coinvolgimento suscitato negli utenti di facebook. Sulla pagina di Silvio Berlusconi si contano 451.774 “mi piace” e 5.677 “ne parlano”, su quella di Bersani 87.825 “mi piace” e 23.865 “ne parlano”. È proprio quest’ultimo indice il “ne parlano” che ci da la misura di quante “conversazioni” nate sul social network hanno come oggetto il personaggio pubblico preso in considerazione. L’indice “ne parlano” conta infatti gli utenti unici che hanno generato una conversazione in relazione ad una precisa pagina. Questo parametro prende quindi in considerazione i “mi piace” su un post, i post scritti su quella bacheca, i commenti e le condivisione di un post, le interazioni con un evento creato dalla pagina, i tag della Pagina in una foto e le menzioni della Pagina. L’indice “ne parlano” può essere quindi considerato una sorta di termometro quantitativo del flusso di conversazione generata da una pagina di Facebook. Il caso di Berlusconi, con un alto numero di “mi piace” ed un bassissimo livello di conversazione sta ad indicare che il profilo non è utilizzato nella maniera più performante possibile.
Youtube
Su youtube, invece, Berlusconi supera Pierluigi Bersani. Il Cavaliere totalizza 4.509 video
(numero raggiunto con il criterio d ricerca “nome cognome” del politico) e 20.543.882 visualizzazioni (Numero di visualizzazioni dei video). Bersani ha invece 1.429 video per un totale di 1.135.711 visualizzazioni
Google e Bing
La nostra indagine si conclude con il confronto sui principali motori di ricerca. Qui abbiamo conteggiato il numero delle pagine che “escono” con il criterio di ricerca “nome cognome” del politico. Sia su Google che su Bing abbiamo registrato una vittoria netta e incontrastata da parte di Berlusconi. Cliccando la parola “Silvio Berlusconi” su google si generano circa 27.000.000 pagine di risultati. Digitando invece “Pierluigi Bersani” si generano Circa 3.210.000 pagine di risultati. Anche su Bing il confronto è a favore di Berlusconi che totalizza 3.320.000 pagine di risultati contro le 742.000 pagine di risultati del segretario del pd.
Guido Petrangeli