Crocetta, la formazione e la possibilità di scegliere

Governare bene la Sicilia si può. Si deve! Ma niente parole al vento: non s’è ancora visto un politico che abbia avuto le palle di dire le cose in faccia ai propri alleati prima del voto, il candidato che corteggia l’opposizione, che spacchi il capello in quattro. Di solito è raro scovarne uno così: infatti prima si paga dazio e poi si protesta la propria diversità. Come nel caso di Rosario Crocetta che ha tuonato contro il sistema di lobby e parentele all’interno della macchina burocratica siciliana: "Questa situazione anomala della Sicilia dove tutto sembra essere legato agli interessi, ai parenti, agli amici, al sistema di potere, questo non ci farà andare lontano". Soltanto tre mesi fa nessuno avrebbe scommesso cinque euro sulla possibilità di sentir raccontare, da un Governatore di Sicilia, i mali sul sistema politico che ha penalizzato l’Isola: formazione, clientela, raccomandazione, sprechi. Non neghiamo che prima o poi si dovrà fare pulizia una volta per tutte e sappiamo pure che nella disperazione si fa breccia promettendo qualcosa. Nel caso specifico raccattare consensi. La politica ha bisogno di gestire per farsi eleggere e costruire contenitori per produrre voti. La formazione non è il demone che qualcuno vuol far apparire o, in ogni caso, lo è al pari dei trasporti, dei servizi sociali, della raccolta dei rifiuti, della sanità, dell’antiracket quando è di facciata. Abbiamo forse semplificato eccessivamente ma i termini della questione sono questi: si parla tanto per, senza però trovare la cura. Il rimedio proposto da Crocetta quale sarebbe? Mettere sulla strada i lavoratori? Scacciare i demoni dalle stanze palermitane? Ma neanche per sogno. Prima i voti fanno comodo e poi si protesta. Ecco spiegato il perché delle remore che nutriamo nei confronti del Governatore siciliano. Una cosa è strappare l’applauso alla platea, un’altra è garantire un posto di lavoro. Se la formazione è cosa sporca perché denunciarlo solo adesso e non all’inizio della campagna elettorale? Ma soprattutto se è un contenitore zeppo di porcherie, perché tenerlo in piedi? Crocetta ha detto di aver trovato in Regione una situazione che supera qualsiasi fantasia? Bene agli slogan faccia precedere i fatti, le soluzioni concrete. Siamo più che sicuri che Crocetta non rinunzierà alla formazione, però tuona in televisione!