Il riscatto di Messina passa da un rilancio concreto delle periferie!

Oggi sembrerebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) un po’ più lontano lo spettro e il baratro del “dissesto della città” quantomeno nei numeri, esordiscono così i due esponenti centristi.
Grazie agli aiuti che giungeranno da Palermo e da Roma la città sembra poter tirare un sospiro di sollievo anche se tuttavia, rimangono purtroppo tanti i problemi irrisolti o verso i quali è stata sempre data scarsa attenzione.
Il nostro riferimento, dichiarano i consiglieri, è fatto alle periferie cittadine, ai numerosi villaggi che vivono oggi più che mai una condizione di assoluto abbandono.
L’ex Giunta Buzzanca, soprattutto in materia di manutenzioni, arredo urbano, risanamento, servizi, ha davvero fatto poco e questo primo periodo di Commissariamento sembra voler dare il colpo di grazia con la chiusura già operata dei Centri Servizi (Bordonaro) o con la paventata chiusura dei CAG (Camaro, Villaggio Aldisio, Bordonaro) o con l’ultima volontà espressa in materia di decentramento.
Gli scriventi ritengono indiscutibilmente che un rilancio della città debba necessariamente passare da una rivalutazione concreta e fattiva dei villaggi, altrimenti rimangono tutte belle storielle senza nessuna aderenza tra politica e realtà.
Quali progetti concreti infatti sono stati portati avanti per rilanciare le periferie, i villaggi ed ovviamente per questioni territoriali il vastissimo territorio della Terza Circoscrizione?
Molte problematiche sono vecchie e purtroppo fino ad oggi mai risolte:

1) Nonostante i notevoli sforzi la scerbatura e la potatura latitano notevolmente, con alberi che, soprattutto in questo ultimo periodo di forti venti, rappresentano un serio pericolo anche in materia di pubblica sicurezza;
2) Le strade e i marciapiedi mancano di un adeguata manutenzione e non è purtroppo il rattoppare qualche buca che riesce a risolvere i problemi. Nonostante il fantomatico testamento di interventi dell’ex Assessore al ramo, molti villaggi sono davvero in ginocchio. Fondo Pistone nel rione di Camaro è l’emblema del fallimento della politica in materia di riqualificazione delle periferie;
3) Il problema dei tombini e griglie di raccolta acque piovane: ogni anno la stessa storia, i primi acquazzoni e strade allagate;
4) Alloggi comunali privi da anni di manutenzione: altra problematica che crea ancor più degrado nei villaggi dove alta è la concentrazione di alloggi popolari e che molto spesso si tende a ridimensionare;
5) Problema torrenti: Bordonaro come Bisconte e Cumia… tanti proclami ma davvero poco è stato realmente fatto, nonostante il lodevole lavoro da parte dell’ATO 3 che da ultimo, grazie soprattutto all’impegno dell’ Ing. Santi Pino, si è prodigato quantomeno in lavori di pulizia del letto dei torrenti;
6) Baraccopoli: altro cancro di molti villaggi. Camaro S. Luigi ad esempio attende con speranza l’inizio di un vero risanamento ma la luce in fondo al tunnel sembra ancora davvero lontana.
Insomma: i villaggi meritano più attenzione, meritano più rispetto se solo si pensasse che proprio in periferia si concentra il più alto numero di residenti!
L’auspicio, la speranza e che scongiurato il pericolo “default” già da subito il Commissario Croce metta sotto la lente di ingrandimento il problema della periferia e dei villaggi, già, quella periferia che forse più di tutti conosce e vive quotidianamente i sempre maggiori problemi della martoriata Messina.
La nuova Messina va costruita sulla riqualificazione “tout court” dei quartieri, altrimenti il rischio è quello di un appartamento in cui gli ospiti devono essere inevitabilmente lasciati e fatti accomodare solo all’ingresso…

I consiglieri UDC
Alessandro Cacciotto e Libero Gioveni