Egregio Direttore,
Grandi manovre sono in atto prima della “battaglia” (elettorale) decisiva. Il grande “Centro” sognato da Casini si sta rafforzando con l’apporto di nuove milizie, formando una coalizione di “moderati” e “cattolici” benedetta dalla Chiesa e dalla Ferrari. I ricchi possidenti, le banche, le borse e l’Europa siano tranquille, in Italia tutto andrà avanti come prima, cioè come ora. Bersani, il pericoloso rivoluzionario e le sue truppe han poco da cantar vittoria. La ridiscesa in campo del gran condottiero Marius è ormai più che certa, le sue truppe lo invocano a gran voce, e tra non molto Egli scioglierà le riserve ed esse lo proclameranno loro Capo supremo. Tornerà a mettere le cose a posto, a guidare gli Italiani per salvarli e redimerli. Tutto lo fa presagire: il Suo ponderato silenzio, i tempi di avvento (il Natale è vicino), la pubblica presentazione della nuova “coalizione di Centro”, ora acefala ma che presto avrà un Capo (altrimenti perché tanti illustri personaggi, compreso un Ministro, ci avrebbero messo la faccia?). L’attesa è quasi spasmodica, è quella dei grandi eventi. Ci manca solo la stella cometa. Marius, come ogni grande comandante, deve farsi attendere e sospirare. Poi avverrà l’incoronazione ufficiale e il suo esercito sarà pronto per la nuova crociata. Che sconfiggerà, così essi sperano, il “feroce” Saladino” Bersani.
Questo almeno è nei loro piani. Che Bersani, il pericoloso “estremista” rivoluzionario, che vuol fare il Robin Hood o il San Francesco, che vuol trasferire un po’ di ricchezza dai ricchi ai poveri, si rassegni: difficilmente riuscirà a batterli. Dovrà inevitabilmente scendere a patti con loro, sennò la sconfitta sarà per lui ancor più cocente. Così imparerà a voler mettersi in testa di voler cambiare le cose. Ne uscirà, com’è prevedibile, un governo di Centro-Sinistra ma più di Centro che di Sinistra, ed i “Comunisti” alla Peppone saranno tenuti a bada dai don Camillo che li bastoneranno a dovere. E accadrà probabilmente il contrario di quanto era nelle previsioni di molti: Monti a Palazzo Chigi e Bersani al Quirinale. O vi sembra fantascienza?
Giovanni Dotti
