Dopo la ‘cacciata’ di Giovanni Favia e Federica Salsi, Beppe Grillo vieta l’uso del simbolo del Movimento 5 Stelle anche a Raffaella Pirini, consigliere comunale della lista ‘Destinazione Forlì’ eletta nel 2009. Lo rende noto lei stessa in una nota cui allega anche l’e-mail, datata 6 novembre, e la successiva raccomandata, recapitata il 12, dello studio legale Squassi e Montefusco in cui il comico genovese le intima di cessare l’uso e ogni riferimento diretto al marchio di sua proprietà del movimento.
La convinzione fra gli attivisti del gruppo forlivese è che l’atto di Grillo sia stato determinato "da un’intenzione censoria e punitiva". All’indomani della partecipazione di Federica Salsi a Ballarò, ricorda Pirini, Grillo esordì con "la famosa frase del punto G". E la stessa Raffaella Pirini si espresse in difesa della Salsi e "in difesa anche del sacrosanto diritto di critica e di espressione".
Pirini, che oggi ha tenuto una conferenza stampa, spiega di aver accolto con "stupore" e "sconcerto" la lettera degli avvocati di Grillo e di aver deciso di rispondere con una missiva scritta di suo pugno indirizzata direttamente a Grillo ricordandogli "che durante la campagna elettorale del 2009 per le amministrative a Forlì avevamo già ricevuto la certificazione all’uso del logo di lista civica 5 Stelle. E lo stesso Grillo venne a chiudere la nostra compagna elettorale in città, dopo aver fatto il comizio di chiusura per la lista 5 Stelle di Cesena. Da anni diamo tutti per assodato che la nostra era una lista certificata a tutti gli effetti, una delle prime in Italia. E proprio a me Grillo chiese di candidarmi alla presidenza alle elezioni regionali del 2010 in rappresentanza del Movimento. Una proposta prestigiosa che dovetti a malincuore rifiutare per motivi di lavoro e personali".
Pirini spiega di non aver ricevuto alcuna risposta alla sua lettera e insiste sul fatto che Grillo non può disconoscere il rapporto politico che lega Grillo alla lista Destinazione Forlì. Racconta di aver partecipato agli incontri degli eletti a Milano del 2010 e del 2011, ai quali è stata invitata dallo staff, con tanto di pass come eletto del Movimento 5 Stelle.