A COLPI DI SONDAGGIO PER GOVERNARE IL PAESE

Egregio Direttore,
assistiamo agli ultimi colpi di coda dell’indomito sciùr Berlusca, che procedendo come sempre “a colpi di sondaggio” sta calcolando bene quando uscire di scena. I numeri in Parlamento presumibilmente pensa ancora di averli, e lui se ne approfitta per tenere tutti sulla corda e allungare i tempi perché dai sondaggi gli risulta che il tempo gioca a suo favore. Non gliene frega se l’Italia langue, se la stragrande maggioranza degli Italiani e anche molti dei suoi non lo vuole più, gli importano solo ed unicamente i suoi sporchi interessi, la sua rielezione in Parlamento col più numeroso gruppo possibile di fedelissimi che gli faranno da scudo “politico” contro quei Giudici cattivi che vogliono mandarlo in galera, e difenderanno strenuamente quelle leggi “ad personam” confezionate su misura e fatte votare dalla sua maggioranza bulgara per difendere unicamente gli interessi suoi personali e delle sue aziende.
Così ancora una volta sta nuocendo a tutta la Nazione, perché prima di mollare vuol mostrare al mondo intero la forza del suo ego, far vedere che è lui che tiene ancora in mano il pallino, che è ancora lui che decide e comanda! E intanto il male che ha fatto in tutti questi anni al Paese si prolunga nel tempo e gli Italiani e l’Europa son costrette ancora sorbirsi il triste spettacolo dell’agonia del vecchio leone che sta tirando le cuoia ma non le tira mai.
QUOUSQUE TANDEM? fino a quando ancora dovremo subire le sue angherie ed i suoi colpi di coda? Fino a quando dovremo sorbirci i contorsionismi del giullare che ci ha umiliati e resi ridicoli di fronte al mondo intero? Possibile che la nostra ancor fragile Democrazia non abbia i mezzi per difendersi dagli attacchi di facinorosi estremisti e che ci costringa a subirli senza poterli validamente contrastare?
Urgono leggi ad hoc, che impediscano a coloro che coi loro riprovevoli comportamenti provochino danni materiali e morali alla Nazione di continuare a nuocere oltre un certo limite, ad esempio con l’intervento diretto dei Cittadini attraverso mezzi di democrazia diretta come i “REFERENDUM POPOLARI A METÀ MANDATO” (perché 5 anni senza controlli son troppi) che sfiducino quei governanti che se pur hanno ancora la maggioranza in Parlamento non l’hanno più nel Paese. Una norma siffatta dovrebbe essere introdotta nella Costituzione da parte dei Governi che succederanno alla guida del Paese. Perché questa sarebbe vera “Democrazia”: ora c’è solo demagogia, arbitrio, prevaricazione e barbarie. Perché, come già scrissi più volte, il VOTO non debba più essere una “delega in bianco” data a questo o quel partito ma una scelta responsabile con la possibilità di controllo periodico diretto degli eletti da parte degli elettori.

Giovanni Dotti