Tornare alla lira? E’ una proposta che circola e che viene sostenuta da quanti vogliono tornare ai vecchi tempi quando, per supportare le nostre esportazioni si svalutava la lira. Già, ma quali effetti si avrebbero svalutando la lira? Ovvio, che un ritorno alla lira comporterebbe una svalutazione su euro e dollaro. Si potrebbe esportare più agevolmente beni e servizi ma costerebbero molto di più quelli importati, a cominciare dai prodotti energetici, il che inciderebbe sui costi dei beni che esportiamo. Si pensi a quanto costerebbe la benzina e quali riflessi questo avrebbe sui prezzi dei prodotti trasportati, visto che la maggior parte viaggia su ruote di gomma e a quanto costerebbe l’energia elettrica, visto che la relativa produzione è data da gas e carbone, che importiamo. Da mettere in conto, anche, le misure di protezione che i Paesi comunitari adotterebbero nei confronti del "made in Italy". I risparmi degli italiani sarebbero ampiamente decurtati dall’inflazione lasciando nelle mani dei risparmiatori un mucchio di mosche. Insomma, additare la causa dei nostri mali all’euro e’ operazione facile e demagogica. Il ritorno all’autarchia ha prodotto effetti devastanti qualche decennio fa, quando si promosse la donazione delle fedi nuziali. Non è strada da percorrere.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc