Mario Monti anche oggi non scioglierà il dubbio sulla sua candidatura diretta alla testa del centro. Anzi è probabile che non vada a un impegno politico diretto. E’ quanto ha detto lo stesso Monti in un lungo colloqio con Eugenio Scalfari che ne da il resoconto su ‘Repubblica’. ”Ti proponi come portabandiera e leader del centro?”, chiede Scalfari. Questa la risposta: ”Non lo so ancora. Ma dentro di me qualcosa mi dice di no. Chi si impegna nelle elezioni lo fa per vincere. Poi ci si può anche mettere d’accordo ma alcune ferite possono essere inflitte da una parte e dall’altra. Io non voglio che questo accada tra due forze che poi dovranno necessariamente stare insieme”. E allora? ”Allora – risponde Monti – ci dormo sopra. So che Napolitano preferirebbe che io, pur incoraggiando la parte politica a me più congeniale, restassi in panchina. Vedrò. La notte porta consiglio. Intanto Buon Natale”. Nel colloquio col fondatore di Repubblica, Monti definisce poi ”indispensabile” un’alleanza dopo il voto tra il centro e il pd. Alla domanda diretta se pensa ad una alleanza postelettorale col Pd, Monti ha detto: ”La considero indispensabile. Dobbaiamo ricostruire la pubblica amministrazione e costruire lo Stato dell’Europa federale. Ti sembrano compiti che possano essere portati avanti da un solo partito? Ci vuole una grande alleanza perche’ si tratta di una vera e propria rivoluzione”. Sempre sul Pd, Monti ha detto di credere ”nell’onesta’ intellettuale di Bersani” e di sentirsi in consonanza con Ichino. Riserve ha invece espresso nei confronti di Vendola e della Camusso per le loro posizioni di freno sul rispetto dell’agenda degli impegni con la Ue.